Riso Scotti, avanti col piano di sviluppo. Il Mise conferma: 8,2 milioni a sostegno

Ampliare la capacità produttiva dello stabilimento pavese e creare posti di lavoro gli obiettivi

Dario Scotti da 35 anni guida l’azienda di famiglia

Dario Scotti da 35 anni guida l’azienda di famiglia

Pavia - Un piano di sviluppo, da realizzare entro il 2025, con investimenti complessivi per 21,3 milioni di euro. Riso Scotti ha incassato il primo “ok” dal Mise (Ministero dello sviluppo economico) che contribuirà per 8,2 milioni, ai quali si aggiungono 422mila euro di Regione Lombardia in base all’accordo, siglato anche con Invitalia.

Il progetto non è ancora entrato nella fase attuativa e per questo dal quartier generale a Pavia dell’azienda risicola preferiscono mantenere ancora prudenza su quella che comunque viene considerata una grande opportunità di sviluppo sia per l’azienda che per il territorio. Per il momento il presidente Dario Scotti preferisce non rilasciare dichiarazioni, rimandando a quando dal progetto sulla carta si inizierà ad avere un passaggio alla concreta attuazione del piano di sviluppo. Nel frattempo però, ieri il ministro Giancarlo Giorgetti ha confermato le indiscrezioni che circolavano da alcuni giorni e dal Mise è stata diramata la nota stampa sugli accordi di sviluppo industriale con Riso Scotti e Ponti, per complessivi investimenti di 41,6 milioni di euro.

"Gli accordi – spiega la nota del Mise – puntano a sostenere l’ammodernamento dei processi produttivi delle due aziende, al fine di favorire l’incremento della produttività e migliorare la qualità dei prodotti nei rispettivi comparti di riferimento: le produzioni di riso, aceto e conserve sottolio e sottaceto. Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni pari a 16 milioni di euro per sostenere la realizzazione di progetti industriali che, oltre a garantire un incremento occupazionale, consentiranno di salvaguardare posti di lavoro esistenti".

Dal punto di vista dell’occupazione, il progetto della Riso Scotti prevede un incremento di 13 lavoratori, nel dettaglio 2 dirigenti, 6 impiegati e 5 operai. "L’agroalimentare - commenta il ministro Giorgetti - è una filiera industriale strategica per il nostro Paese che il Mise sostiene agevolando gli investimenti in tecnologie innovative con l’obiettivo di favorirne la crescita e la competitività sui mercati. Si tratta di uno dei settori per cui sono in atto importanti cambiamenti nei processi produttivi e su cui rivolgiamo attenzione anche per l’impatto che i costi legati alle materie prime hanno sull’intera filiera".

Il progetto di sviluppo di Riso Scotti mira infatti ad ampliare la capacità produttiva dello stabilimento di Pavia, non solo per il riso ma anche per i prodotti derivati, attraverso l’utilizzo di nuovi macchinari, tecnologicamente innovativi. E aumentando la sostenibilità, che con l’icona Leonardo da Vinci è diventata un “must” in Riso Scotti: il piano di sviluppo riguarda anche la potabilizzazione e depurazione delle acque reflue.