Riso, il prezzo crolla del 30% e manda in crisi l’agricoltura: “Questa è solo speculazione”

Coldiretti Pavia va in pressing sulla Regione: "Costi alti per le famiglie, pochi spiccioli per noi". E fa sempre più paura il riso che arriva da India, Cambogia e Vietnam

Pavia è uno dei territori italiani più vocati alla produzione del riso, ma le aziende sono in crisi

Pavia è uno dei territori italiani più vocati alla produzione del riso, ma le aziende sono in crisi

“Una speculazione ingiustificata". Così Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia, definisce il crollo dei prezzi del riso, calato mediamente del 30%. "Negli ultimi mesi – spiega Garavaglia – la discesa è stata vertiginoso. Un fatto ingiustificato e inaccettabile, tale da determinare una situazione di emergenza per i risicoltori pavesi, con Coldiretti che ha deciso di disertare le Borse merci in segno di protesta per la strumentale assenza di domanda da parte dell’industria. Gli agricoltori incassano meno di un euro al chilo mentre le famiglie continuano a pagarne più di cinque per un pacco di riso".

Una situazione che ha spinto il nuovo consiglio direttivo di Coldiretti Pavia a chiamare a raccolta i cinque rappresentanti pavesi in Regione Lombardia, che hanno tutti risposto all’appello: hanno partecipato all’incontro con Coldiretti Pavia Elena Lucchini (assessore regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità), Ruggero Invernizzi (sottosegretario con delega ai Controlli, patrimonio e digitalizzazione) e i consiglieri regionali Claudio Mangiarotti, Andrea Sala e Alessandro Cantoni.

"Ai rappresentanti pavesi in Regione – dice il presidente di Coldiretti Pavia – abbiamo chiesto di lavorare insieme per mettere in atto tutte quelle politiche che permettano ai risicoltori di affrontare situazioni problematiche come queste, a partire dalle misure del Piano di sviluppo rurale". Oltre al crollo dei prezzi, un’altra denuncia dei risicoltori pavesi riguarda "l’import di riso asiatico" che "continua ad aumentare – spiega ancora Garavaglia –: le importazioni sono triplicate dalla Cambogia, quintuplicate dal Vietnam e addirittura aumentate di 50 volte dalla Birmania".

"Il pericolo del riso indiano" viene denunciato dall’Ente Nazionale Risi: "Dopo uno stop durato 10 anni, ora la Commissione europea ha ripreso i negoziati con l’India per la definizione di un accordo di libero scambio. L’India è il maggior esportatore mondiale di riso e nei negoziati precedenti aveva avanzato la richiesta di prevedere diversi contingenti di importazione a dazio zero che, se fossero concordati negli attuali negoziati, ridurrebbero ulteriormente lo spazio commerciale per il riso Lungo B comunitario, già ridottosi a seguito delle continue concessioni daziarie da parte dell’Ue".