Pavia, l'export spinge verso la Cina

Per il direttore Bottarelli "è un mercato ricettivo per i nostri prodotti"

Delegazione

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Pavia, 3 agosto 2018 - Far ripartire il treno che da Mortara arriva in Cina e che si è fermato alla prima “stazione” per problemi che per una volta non erano italiani. È questa la priorità del consorzio Pavia Export. «È un’operazione da avviare assolutamente - dice Carlo Bottarelli, direttore di Pavia Export che associa piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti – perché il mercato cinese è molto importante. Si calcoli che solo Thailandia, Indonesia e Malesia hanno circa un milione di abitanti. Il problema è che da soli non possiamo far ripartire il treno, abbiamo bisogno di un aiuto a livello istituzionale. Parleremo con il nuovo sottosegretario». Al ritorno dalla Cina, Bottarelli è molto ottimista sulle possibilità di crescita delle esportazioni. "Il mercato asiatico è più ricettivo per i nostri prodotti – aggiunge Bottarelli – e ci sono notevoli margini di crescita rispetto al mercato europeo".

Nel primo trimestre di quest’anno il mercato Asean (Singapore, Thailandia, Filippine, Indonesia, Malesia e Vietnam) si è apprezzato. In quei Paesi sono andati diversi prodotti pavesi del settore metalmeccanico, chimico, ma anche agroalimentare. "Gli alberghi a 5 stelle – sottolinea il direttore di Pavia Export – utilizzano riso pavese, ma anche le cialde e il latte di riso vengono molto apprezzate. Il problema è più che altro burocratico, vengono poste diverse barriere alla commercializzazione del prodotto». Tutti ostacoli che si vorrebbero rimuovere in modo da rendere più semplice la commercializzazione del made in Pavia. Che gli asiatici hanno mostrato di gradire. Singapore, ad esempio, nel primo trimestre del 2018 nel settore agroalimentare è andato molto meglio rispetto al 2017 e lo stesso è accaduto in Malesia, mentre le Filippine hanno fatto registrare un segno negativo. "Sono abituati a un riso parboilled diverso dal nostro – sottolinea Bottarelli –. Ma ugualmente positiva è stata la vendita di prodotti farmaceutici di base in Indonesia e in Vietnam, come pure il settore metalmeccanico va molto bene. In Thailandia nel primo trimestre 2018 si sono venduti prodotti pavesi per un milione e 806mila euro, un milione e 700mila euro in Vietnam e un milione e 100mila euro a Singapore".

Molto bene è andato anche il settore dell’edilizia, che ha fatto registrare segnali negativi soltanto in Vietnam e in Indonesia con una punta d’eccellenza per quanto riguarda l’illuminotecnica per la quale vanno pazzi a Singapore. "Questi dati ci fanno dire che dobbiamo per forza far ripartire il treno – conclude Carlo Bottarelli – e pensare a riempirlo con prodotti che possano trovare un mercato nei Paesi asiatici. Difficile pensare a container di scarpe che costerebbero troppo per le tasche delle persone che vivono in quelle zone, ma bisogna trovare una soluzione in modo da portare i nostri prodotti nell’area Asean. Speriamo che la nuova giunta regionale e il nuovo governo ci diano una mano a livello internazionale".