Zavattarello, il sindaco finisce agli arresti domiciliari

Indagini della Guardia di finanza sulla gara d'appalto per la gestione dell'asilo nido e sulla selezione del direttore della Rsa

La Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza

Zavattarello (Pavia), 21 marzo 2022 - Il sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio, 37 anni, è agli arresti domiciliari. La Guardia di finanza di Pavia, su delega della Procura, ha dato esecuzione all'ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti del primo cittadino del comune oltrepadano, indagato per il reato di "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente".

Nel marzo del 2019 erano emerse indagini sulla procedura del concorso per la nomina del nuovo direttore della Rsa comunale di Zavattarello. La Guardia di finanza di Voghera - si viene a sapere ora - stava indagando su presunte irregolarità nel bando di gara per l'assegnazione della gestione dell'asilo nido comunale e ne sono stati indiziati sia il sindaco che due funzionari pubblici che un imprenditore, a vario titolo, accusati dei reati di turbativa d'asta, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio.

"Il sindaco e l'imprenditore indagato - spiega il comunicato stampa diramato questa mattina dalla Finanza, a firma del procuratore Fabio Napoleone - avevano preliminarmente concordato i dettagli di tutte le fasi ad evidenza pubblica previste per la gara d'appalto, tra cui la bozza del capitolato speciale di gara per l'affidamento del servizio integrata con le modifiche suggerite dal privato imprenditore, nonché l'effettuazione di sopralluoghi congiunti finalizzati a definire, prima della presentazione delle offerte, il successivo acquisto da parte del Comune di tutto il materiale per l'avvio e il funzionamento della struttura. Le indagini hanno fatto emergere anche diverse anomalie con riferimento alla procedura di selezione del direttore di una Residenza sanitaria assistenziale nel medesimo comune". Per la Rsa le indagini, oltre al sindaco, hanno coinvolto il presidente della Commissione esaminatrice e un altro dipendente pubblico, accusati di aver "agevolato una candidata 'gradita' nella preparazione delle previste prove scritte e orali, anticipando alla stessa le domande che la Commissione avrebbe sottoposto il giorno degli esami".