Voghera, l’ombra del dolo sull'incendio in Asm. In città c'è preoccupazione

Il direttore: "Autocombustione impossibile, dietro c’è la mano dell’uomo".

Vigili del fuoco al lavoro nell’impianto Asm di Voghera

Vigili del fuoco al lavoro nell’impianto Asm di Voghera

Voghera (Pavia), 12 luglio 2022 - ​Spente le fiamme al centro multiraccolta dei rifiuti di Voghera dove domenica pomeriggio è divampato un rogo, è il momento delle domande. Tra tutte, la più importante ancora non ha risposta: non si sa infatti con certezza l’origine dell’incendio e, del resto, nessuna ipotesi è esclusa dagli investigatori. In Asm Voghera Spa, l’azienda multiservizi cittadina proprietaria del sito, si considera esplicitamente anche l’eventualità che a far scattare la scintilla sia stata la mano di qualcuno. 

"Ci sono probabilità che l’incendio possa essere doloso. L’autocombustione è un processo praticamente impossibile con le temperature ambientali attuali, che non sono paragonabili a quelle necessarie per l’innesco", ha dichiarato il direttore generale Maurizio Cuzzoli, così come il presidente Sergio Bariani ha spiegato che "stiamo facendo tutte le verifiche del caso per capire cosa sia successo, per fortuna non ci sono stati danni a persone e animali. Per il resto rimandiamo ogni valutazione all’esito delle indagini".

Il centro è munito di videosorveglianza e i filmati sono stati consegnati alla Polizia, che sta provvedendo ad analizzarli. Asm al momento non ha sporto denuncia, le indagini sono in corso. Il centro multiraccolta ieri non era sotto sequestro ed erano ancora in corso le operazioni per procedere alla bonifica dell’area. Dai primissimi rilievi sembra siano bruciati almeno quattrocento metri cubi di carta, oltre a rifiuti ingombranti di ogni genere, mentre non sono stati intaccati il verde e l’indifferenziato perché si trovavano in altre sezioni, inoltre non sarebbero stati presenti rifiuti speciali. Ieri ancora si attendevano i risultati delle analisi di Arpa Lombardia sulla qualità dell’aria, che potrebbero arrivare entro stasera, come spiegato dall’assessore comunale all’Ecologia e Ambiente Carlo Fugini: "Arpa ha posizionato una seconda centralina per i rilevamenti – ha spiegato -. I dati emersi dai primissimi campionamenti sono tranquillizzanti. Sono arrivate tante segnalazioni per il fumo, ma questo è provocato dalla tecnica di spegnimento che prevede l’allargamento delle braci". Sono tutti salvi gli animali del rifugio Enpa, che si trova proprio accanto al centro.

Ieri i volontari dell’associazione hanno lavorato per dare loro comfort, non è stato necessario evacuare cani e gatti. Non è mancato un episodio di sciacallaggio, denunciato sui social proprio dall’ente, in quanto ignoti hanno rubato alcuni soldi nell’auto di una volontaria, che nella situazione di emergenza aveva lasciato aperta la vettura sul ciglio della strada e aveva dovuto attraversare i campi per raggiungere il rifugio. Intanto, anche sul fronte politico si chiedono chiarimenti sull’accaduto: "Solo qualche settimana fa è successo in un altro deposito di rifiuti dove vengono stoccati anche quelli dell’Asm, a Casei Gerola. Può essere un caso? Siamo arrivati a toccare le società pubbliche di smaltimento rifiuti? Ce lo dirà la magistratura, ma in questo momento non posso che esprimere la mia preoccupazione", ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Giuseppe Villani.