Torna libero l'ex assessore di Voghera: ”Nessuna scorta” per Adriatici

Lo ha smentito il suo difensore. È tornato in libertà l’indagato con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso Youns El Boussettaoui

Massimo Adriatici

Massimo Adriatici

Voghera (Pavia) - Profilo basso, ma nessuna scorta. All’indomani della liberazione dell’ex assessore comunale alla Sicurezza Massimo Adriatici, indagato con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso il 20 luglio Youns El Boussettaoui con un colpo di pistola, nella Voghera reale e virtuale, cioè quella di alcuni gruppi cittadini sui social, si era diffusa la voce che gli fosse stata attribuita la scorta dal Ministero dell’Interno. Una voce ieri smentita dall’avvocato difensore Gabriele Pipicelli, che assiste Adriatici con il legale Colette Gazzaniga, il quale nel frattempo ha depositato la denuncia per il reato di istigazione che aveva precedentemente annunciato qualche settimana fa in seguito alla pubblicazione sempre sui social di un’immagine che ritraeva Adriatici dietro alle sbarre con una mano dalle dita puntate alla sua testa come una pistola: «I processi si fanno in tribunale», ha commentato.  Proprio per il clima di tensione avvertito in città invece, sembrerebbe che dal momento degli arresti domiciliari a luglio sia stata messa in atto una forma di tutela sulla persona di Adriatici, oltre che sulla casa e sullo studio professionale, in seguito a diverse minacce che gli sarebbero arrivate: era anche stato spostato in una località segreta.

L’ex assessore è tornato in libertà mercoledì per la scadenza dei termini della misura cautelare fissati dalla legge, in quanto la contestazione a lui mossa dalla Procura è di natura colposa e quindi il periodo stabilito dalle norme è di tre mesi dal momento dell’arresto. La difesa aveva presentato richiesta per la messa in libertà prima della scadenza dei termini, istanza approvata anche dalla Procura, ma il Gip di Pavia l’aveva respinta. Intanto, si attende la data del 6 dicembre quando secondo le previsioni è in programma l’audizione della terza testimone presente la sera dell’accaduto nell’ambito dell’incidente probatorio disposto per raccogliere i resoconti di chi ha assistito all’uccisione di El Boussettaoui. I primi due testimoni avevano raccontato di aver visto che Adriatici ha sparato a El Boussettaoui quando era a terra, con la parte offesa sporta sopra di lui in modo che i busti dei due erano quasi paralleli.