
L’intervento del capitano Fabio Volpe; al suo fianco il parroco don Ernesto Maggi
Pavia, 2 ottobre 2018 - Anche dal pulpito. I carabinieri di Pavia vanno nelle chiese, per raggiungere il maggior numero possibile di anziani e metterli in guardia dai truffatori. L’iniziativa, illustrata ieri mattina dal comandante provinciale, colonnello Danilo Ottaviani, affiancato dal colonnello Salvatore Malvaso, comandante del Reparto operativo, e dal capitano Fabio Volpe, comandante della Compagnia di Pavia, ha già preso il via nello scorso fine settimana, sia alle funzioni prefestive del sabato che in quelle festive della domenica: i primi 20 incontri si sono tenuti in Duomo a Pavia e nelle parrocchie di Gravellona Lomellina, Redavalle, Cilavegna, Cassolnovo, Santa Cristina e Bissone, Ruino, Villanterio, Casorate Primo, Cozzo, Candia, Langosco, Broni, Montù Beccaria, Sartirana Lomellina, Ceranova e Lungavilla.
E per domenica prossima sono già programmati altri 8 incontri: a Gambarana e a Borgo San Siro (alle 10), a Rognano (10.30), a Inverno e Monteleone (11), a Montalto Pavese (11.30), a Pavia in San Pietro in ciel d’oro (11.45), a Rosasco (12) e a Romagnese (12.10). «Si tratta di incontri – spiega il colonnello Ottaviani – concordati con i vescovi delle 3 diocesi della provincia di Pavia e con i parroci, al momento circa 200, ma cercheremo di raggiungere tutti i 188 comuni della provincia, proseguendo gli incontri fino ad agosto. Nel trascorso biennio avevamo già fatto simili conferenze in sedi comunali, di enti e associazioni, ora andando anche nelle chiese cerchiamo di incrementare questo impegno di prevenzione». In base ai dati delle forze dell’ordine, le truffe agli anziani stanno diminuendo, ma hanno un andamento un po’ ciclico, diminuendo in estate e in pieno inverno e aumentando invece in autunno e primavera.
E proprio nelle ultime settimane se ne sono registrati parecchi in provincia. Molti altri, che rimangono sconosciuti alle cronache, sono però stati sventati, grazie alle reazioni degli anziani che seguono i consigli di famigliari e forze dell’ordine. «Si tratta di incontri molto brevi – spiega il capitano Volpe, che ha tenuto i primi appuntamenti in Duomo – al termine delle funzioni, nei quali illustriamo alcune tipologie classiche di truffe e forniamo basilari principi di prevenzione. La prima raccomandazione è quella di non aprire mai la porta a sconosciuti e di chiamare sempre il 112 quando insorge il minimo sospetto: meglio una telefonata inutile in più che un allarme tardivo». «Questa attività di prevenzione – conclude il colonnello Malvaso – si affianca a quella di repressione, per la quale è altrettanto importante la collaborazione di chi resta vittima di simili reati: più elementi abbiamo più c’è possibilità di individuare i responsabili».