PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Stradella, il treno mai arrivato in orario

Il Voghera-Piacenza da record (negativo): per tutto l'anno è giunto a destinazione con notevoli ritardi, da quindici minuti fino a oltre un'ora

Un locomotore in arrivo alla stazione di Stradella

Stradella (Pavia), 3 febbraio 2018 - Incredibile, ma vero: tanti i ritardi per i treni pendolari, ma abbastanza raro, se non unico, il convoglio che, in un anno, non è stato mai in orario. È il regionale 20381 che parte (o meglio dovrebbe partire) alle 9.50 da Voghera per arrivare a Piacenza alle 10.49 dopo nove fermate, di cui cinque in Oltrepo Pavese. Il ritardo medio è stato di 15 minuti, ma non sono mancate punte di oltre un’ora. Il motivo? Quello ufficiale non c’è, ma alcuni ferrovieri segnalano che sia un vecchio elettrotreno degli anni ‘70 che, proveniente da un’altra linea, arriva già in ritardo a Voghera.

Due le chances per rimediare. La prima si chiama Accm, Apparato centrale computerizzato multistazione. È già in funzione per le stazioni di Broni e Stradella ed entro il 2020 dovrebbe esserlo per tutta la linea Voghera-Piacenza. Consente una regia del traffico ferroviario da remoto, in questo caso da Milano Greco Pirelli. Obiettivo dichiarato da Rete Ferroviaria Italiana, «gestione più efficiente della circolazione ferroviaria e dell’infrastruttura, garantendo una maggiore flessibilità nell’uso dei binari e migliorando così gli standard di regolarità e puntualità dei treni». Sin qui una promessa, perché il mese di gennaio si è concluso con un bilancio disastroso quanto a qualità del servizio e puntualità.

Una seconda chance per diminuire i ritardi è rappresentata dai tunnel pedonali anche nelle piccole stazioni. Già fatto a Casteggio e Santa Giuletta, quest’anno tocca alle stazioni comprese nel tratto Stradella-Piacenza e nel 2020, finalmente, succederà anche a Broni. In questo modo non bisogna più attraversare i binari e si annullano i ritardi in caso di incroci di treni.