Trasporti, a Pavia 42 addetti a piedi

Consiglio comunale aperto sul servizio passato da Tplo ad Autoguidovie

Il Consiglio comunale sulle linee di trasporto

Il Consiglio comunale sulle linee di trasporto

Pavia, 18 aprile 2018 - Quarantadue possibili esuberi (18 affidatari e 24 subaffidatari) da ricollocare. Se ne è parlato l’altra sera in un Consiglio comunale aperto sul nuovo appalto del servizio pubblico locale. All’incontro, richiesto dall’opposizione, hanno partecipato anche alcuni parlamentari, consiglieri regionali e provinciali, oltre ai sindacati, alle aziende che precedentemente gestivano il servizio, all’Agenzia per il trasporto e ai lavoratori.

Unico assente il nuovo appaltatore, Autoguidovie, che ha preferito non partecipare. Ma dell’azienda che dal 1° aprile sta effettuando il servizio si è parlato a lungo perché, se gli addetti erano 456 più 50 delle aziende in subappalto e il capitolato di gara ne prevedeva 406, Autoguidovie ne ha assunto 348. «Il grave e negativo risultato finale - ha detto Alberto Cazzani, consigliere delegato di Tplo - è che ad oggi vi sono 42 persone che stanno perdendo il lavoro, nonostante tutti gli sforzi che hanno fatto le imprese uscenti per contenere gli esuberi». «Nessuno può dire di aver fatto tutto ciò che poteva - ha replicato Luca Tosi dell’Agenzia regionale per il trasporto -. I licenziamenti non sono un successo per nessuno». Per il consigliere del Movimento 5 stelle Giuseppe Polizzi «chi sta perdendo il posto non ha possibilità di ricollocarsi».

Tra le 42 persone, infatti, ci sono alcuni inidonei o non riqualificati. «La clausola sociale che era stata inserita nel bando era debole - ha ammesso Davide Ottini, consigliere del Pd delegato al lavoro - e ha consentito al nuovo appaltatore di non essere obbligato ad assumere le persone che rinunciavano. Siccome 37 persone hanno rinunciato, Autoguidovie ha potuto andare a prendere altrove 37 lavoratori». Ora, in base all’ordine del giorno approvato ieri dalla maggioranza, toccherà all’Agenzia regionale dei trasporti verificare se siano stati rispettati gli obblighi di capitolato e, nel caso di un mancato rispetto, applicare sanzioni. Per dare nuove prospettive almeno a 11 persone (6 di Line e 5 di Line manutenzione), si aprirà un percorso con Asm. «Non sarà facile - ha aggiunto Ottini - perché Asm ha già dovuto farsi carico dei 24 dipendenti di Asm lavori, ma lavoreremo per questo, mentre il tavolo con Autoguidovie continuerà a riunirsi. Dopo lo sciopero di venerdì per la questione occupazionale, dovremo parlare del servizio». E anche su questo sono stati sollevati dubbi perché il nuovo gestore usa bus diesel euro 6 (80 mezzi nuovi), mentre Line ne aveva 33 a metano.