Torre del Gallo, cresce il malcontento della polizia penitenziaria

Degli otto ispettori promessi ne arriverà solo uno "Pronti anche a un sit-in"

O un presidio davanti al carcere o lo sciopero della mensa. C’è aria di protesta a Torre del Gallo dove degli 8 ispettori di polizia penitenziaria promessi ne arriverà uno solo. Uno che, tra l’altro, dall’inizio del 2023 dovrà operare a Lodi e non a Pavia. Di conseguenza l’organico degli ispettori non cambierà, quattro sono e quattro saranno. La classica goccia che fa traboccare un vaso già colmo e per questo si stanno valutando azioni sindacali. Perché le carenze di personale della polizia penitenziaria al carcere di Pavia sono pesanti. Mancano agenti sottufficiali, e così la mansione superiore viene svolta, senza essere retribuita, da agenti o assistenti. Mancano sovrintendenti e ispettori, a fronte delle 619 persone attualmente detenute.

"Più volte abbiamo segnalato le sofferenze del carcere pavese - ha detto Americo Fimiani, segretario generale della Fp Cgil Pavia -. La sorveglianza generale grava sugli assistenti capo coordinatori e spesso anche sugli assistenti. Stiamo parlando di poco più di 115 unità delle 190 assegnate sulla carta, perché la differenza è assorbita dal Nucleo traduzioni e piantonamenti e da mansioni amministrative. Dopodiché va anche rafforzato il personale sanitario, che pure è a ranghi ridotti a fronte di detenuti spesso con personalità difficili e fragili". E secondo il delegato Fp Cgil Raffaele Ferraro anche la struttura ha bisogno di una più decisa manutenzione per la salute e sicurezza dei lavoratori e dei detenuti. M.M.