MANUELA MARZIANI
Cronaca

Torna l’incubo della Febbre del Nilo: West Nile, pensionato in Rianimazione

L’anziano è stato punto in Lomellina. Dopo mal di testa e sintomi influenzali è in ospedale

Torna l’incubo della Febbre del Nilo. West Nile, pensionato in Rianimazione

L’anziano che abita a Mede ha accusato i primi sintomi una settimana fa Dopo un primo ricovero in Medicina le sue condizioni sono peggiorate

Pavia – Punto da una zanzara con il virus West Nile in Lomellina, un pensionato di 80 anni ora si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Voghera. L’anziano, che abita a Mede, ha accusato i primi sintomi una settimana fa. Accusava mal di testa e febbre quando si è presentato al Pronto soccorso di Voghera. Dopo una visita, è stato deciso il suo ricovero nel reparto di Medicina interna dell’ospedale di Mede. Le sue condizioni però sono peggiorate e i medici lomellini se ne sono accorti immediatamente.

I sintomi non passavano, quindi il pensionato non poteva accusare un’alterazione dovuta agli sbalzi di temperatura del cambio di stagione. Di conseguenza, l’anziano è stato trasferito all’ospedale di Voghera, dove prima è stato curato in Neurologia e poi in Rianimazione, reparto in cui si trova ricoverato in condizioni critiche. In questo momento l’80enne lomellino è l’unico ricoverato in ospedale in provincia a causa della febbre del Nilo.

Il virus, comunque, non è contagioso come il Covid e non si trasmette da una persona all’altra. Gli unici casi di trasmissione da uomo a uomo sono legati alle trasfusioni di sangue in cui è presente il virus. La provincia di Pavia è considerata zona a rischio per la presenza di alcune zanzare infette. Un monitoraggio effettuato dalla Regione e dall’istituto di zooprofilassi ha trovato esemplari con il West Nile a Tromello, dove sono state collocate delle trappole, ma anche a Sant’Angelo Lomellina, Broni e nel Pavese. Di conseguenza in tutta la provincia occorre prestare particolare attenzione proteggendosi dalle punture delle zanzare soprattutto se anziani.

Nella maggior parte dei casi il West Nile non è preoccupante: il 20% di chi contrae il virus presenta sintomi leggeri e solo l’1% delle persone infette (una persona su 150) presentano febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Talvolta alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (uno su mille) il virus può provocare un’encefalite letale. Non soltanto l’uomo può essere contagiato dal virus, anche anche gli uccelli e i cavalli possono contrarlo. Ad ora al San Matteo non ci sono persone infette, ma il virologo del policlinico, Fausto Baldanti garantisce che il policlinico è pronto, se dovessero aumentare i casi più gravi da curare.