Pavia, dalla tecnologia la terapia per il Parkinson

L’innovativo sistema di rilevazione e studio dei sintomi ideato da un gruppo di ricercatori pavesi permetterà di migliorare le cure dei malati

Nikolas Sacchi, Edoardo Vacchini, Pierpaolo Massari e Davide Todesca

Nikolas Sacchi, Edoardo Vacchini, Pierpaolo Massari e Davide Todesca

Pavia - Un sistema di rilevamento dei tremori per pazienti affetti da morbo di Parkinson. Lo hanno ideato quattro studenti del team dell’Intelligent robotics lab del Dipartimento di ingegneria industriale e dell’informazione dell’Università di Pavia, laboratorio di cui è responsabile Antonella Ferrara, ordinario di Automatica. Il gruppo ha vinto la seconda edizione della “Biomechanics challenge“ indetto dall’azienda olandese Xsens. La sfida, di portata internazionale, ha coinvolto 125 squadre di prestigiosi atenei di tutto il mondo per tre settimane.

Obiettivo era l’analisi di dati riguardanti la cinematica di pazienti affetti da morbo di Parkinson, concentrandosi in particolare su tre aspetti fondamentali: tremori, equilibrio e camminata. Il team composto da Nikolas Sacchi (dottorando in Ingegneria elettronica, informatica ed elettrica – 37° ciclo), Edoardo Vacchini (studente della laurea magistrale in Computer engineering), Pierpaolo Massari e Davide Todesca (entrambi studenti della laurea magistrale in Industrial automation engineering) ha presentato il progetto “Analysis of patients affected by Parkinson’s disease: a kinematic perspective“, che ha riguardato lo sviluppo di un sistema di rilevamento e classificazione dei tremori . Il sistema permette di individuare gli istanti in cui il paziente risulta fuori equilibrio. Il progetto ha anche comportato l’analisi della qualità della camminata dei pazienti, arrivando a definire un indice di simmetria e a individuare una delle caratteristiche chiave del cosiddetto “Freezing of Gait“. Nel progetto è stato sviluppato uno schema che permette il rilevamento di tale evento.

Infine il team ha presentato l’idea per un possibile sistema di “monitoraggio domestico“ per la registrazione dei dati dei pazienti per lunghi periodi di tempo e lo studio della postura. Le metodologie proposte, unite al sistema di monitoraggio basato sui sensori Xsens, potrebbero fornire ai medici dati fondamentali per individuare il dosaggio ottimale dei farmaci da prescrivere ai pazienti, riducendo i rischi di discinesia indotta da un dosaggio non corretto.

Dopo la valutazione del report con la descrizione e discussione del progetto, il team è stato ammesso, con altre nove squadre, alla finale. Davanti a una commissione di esperti internazionali ha presentato la proposta, risposto alle domande dei commissari e si è aggiudicato un prezioso set di sensori Xsens per il “motion capture“ accompagnato da un anno di licenza software. Il set andrà ad arricchire la dotazione dell’Intelligent robotics lab.