di Stefano Zanette
Stava tornando alla propria auto, parcheggiata nella zona di via Oberdan, al termine della lunga serata trascorsa con amiche e amici nel centro storico della movida pavese. A soli 24 anni è già laureata in Medicina, frequentata a Pavia, anche se ha la residenza a Lodi. Mancavano pochi minuti alle 4 di ieri quando ha chiamato il 112, terrorizzata per l’aggressione appena subita da parte di uno sconosciuto.
È successo in via Sant’Agata, stradina defilata che la ragazza aveva imboccato appunto per raggiungere l’auto nell’ampio parcheggio di via Oberdan, molto usato anche di sera per andare a piedi nel centro storico pavese. In base a quello che la spaventatissima ragazza ha riferito ai soccorritori, era a piedi anche l’aggressore, descritto come un ragazzo straniero. Probabilmente la stava seguendo già da qualche isolato, restando però a distanza finché erano nelle vie ancora più affollate, pur a tarda notte.
Imboccata la strada più isolata, vicino all’ex clinica Morelli, lo sconosciuto l’ha raggiunta e ha tentato un approccio. La ragazza ha saputo reagire con prontezza e determinazione e, anche se in preda al panico, ha usato al meglio l’arma più efficace che aveva in mano: lo smartphone. Ha infatti subito chiamato il 112 e a quel punto l’aggressore ha capito di avere i minuti contati per non farsi sorprendere in flagranza dalle forze dell’ordine che, nelle notti di movida, presidiano il centro storico e sarebbero arrivate in pochi istanti. La violenza è così rimasta solo tentata, senza conseguenze fisiche per la vittima.
I carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia di Pavia, accorsi sul posto, hanno trovato solo la vittima, ancora molto spaventata. L’aggressore si era già dileguato, riuscendo a far perdere le proprie tracce nel fitto reticolo di stradine del centro storico, che probabilmente conosce molto bene. Una fuga che comunque è stata un sollievo per la vittima, che ha così evitato conseguenze peggiori. Anche se non ferita, la 24enne era però talmente agitata che i carabinieri hanno comunque richiesto l’intervento di un’ambulanza, che l’ha portata al Pronto soccorso del Policlinico.
Per indagare sull’accaduto, i carabinieri attendono che la vittima formalizzi la denuncia, non potendo procedere d’ufficio senza la querela di parte. Fondamentale in questi casi è la testimonianza della parte lesa, che potrebbe ricordare particolari utili all’identificazione dell’aggressore. La zona non è coperta da telecamere, almeno non da quelle della videosorveglianza comunale, presenti sì in centro storico ma solo nelle piazze e nelle strade di maggior passaggio. L’episodio non può non destare preoccupazione tra i cittadini, specialmente in una città universitaria con molte giovani studentesse.