Società fantasma per il fisco Sequestrati beni per 200mila euro

Pavia, l’azienda opera nel settore della consulenza aziendale. Nel 2018 avrebbe evaso Iva e imposte

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di Stefano Zanette

Una società fantasma, almeno per il fisco. Ma è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Pavia, a seguito di una verifica fiscale. È così scattata la denuncia, in stato di libertà, per il reato di omessa dichiarazione fiscale, con pure il sequestro preventivo di beni, per un valore di circa 200mila euro. Si tratta di una società pavese che opera nel settore della consulenza aziendale, un’attività per la quale è stato ricostruito un giro d’affari che, per il solo anno d’imposta 2018, avrebbe comportato circa 106mila euro di imposte che invece sono state evase, come pure altri 98mila euro circa di Iva.

"Il Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia - spiega il comunicato stampa diramato ieri dalla Procura della Repubblica di Pavia - ha analizzato l’esigua documentazione contabile rinvenuta, operato il riesame dei conti della società e ricostruito tutti i rapporti commerciali tenuti dalla stessa. Approfondendo ogni singola operazione commerciale ed incrociando i dati delle fatture, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l’intero ciclo aziendale". Emerso il "meccanismo fraudolento" consistito semplicemente nel non presentare le dichiarazioni fiscali, fatti i conti e quantificata la cifra evasa, oltre alla denuncia penale del legale rappresentante è iniziato l’iter per ottenere il dovuto.

"Le indagini hanno permesso di richiedere - spiega ancora la Procura - il sequestro preventivo di denaro contante, immobili ed autoveicoli nella disponibilità della società e dell’amministratore per un valore di oltre 200mila euro. Il Gip presso il Tribunale di Pavia ha quindi emesso il decreto di sequestro eseguito, su delega della Procura, dalla Guardia di finanza di Pavia". L’evasione totale è più frequente di quanto si possa immaginare, almeno stando a quel che scoprono le Fiamme gialle. La Guardia di finanza di Pavia, in base ai dati diramati a giugno, in occasione dell’anniversario di fondazione, nell’arco del 2021 e dei primi 5 mesi di quest’anno aveva infatti già individuato altri 39 evasori totali.