Sistemata la statua vandalizzata, sarà più protetta

Lo scultore pavese De Paoli ha terminato il restauro del Sant’Alberto di Butrio

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PONTE NIZZA (Pavia)

Il tentato furto con danneggiamento è diventato l’occasione per valorizzare, oltre che proteggere, sia l’opera d’arte che il luogo di culto. Lo scultore pavese Antonio De Paoli ha infatti concluso il restauro della sua statua di Sant’Alberto di Butrio, vicino all’omonima abbazia, nella grotta in mezzo ai boschi di Ponte Nizza. A fine giugno ignoti ne avevano amputato le mani, i piedi e il risvolto posteriore della veste, probabilmente nel tentativo di farla passare dalla porta dell’antro, ma senza riuscire a portar via la pesante scultura in terracotta massiccia. "Ho concluso l’intervento – conferma l’artista – nel quale ho modellato i dettagli forse con più attenzione di quanto non fosse nell’originale. Ora l’opera è tornata lì dov’era e com’era".

Dalla conclusione del restauro la grotta è stata già riaperta al pubblico, almeno durante la giornata, con la presenza di volontari che prestano servizio di custodia. "Il danneggiamento è stato l’occasione – spiega ancora lo sculture – per predisporre una maggiore sicurezza: il sindaco mi ha assicurato che sarà installato un sistema di videosorveglianza ma anche una vetrata antisfondamento". E ci sarà così una seconda “inaugurazione”, il prossimo 4 settembre, 13 anni dopo la prima cerimonia in cui era stata posizionata la statuache sarà l’occasione per valorizzare ancor più il luogo di culto sulle colline dell’Oltrepò pavese.

Stefano Zanette