Pavia, siccità: a rischio perdite di produzione del 40% nelle risaie

Allarme della Coldiretti, con il problema della mancanza di acqua che si aggiunge ai rincari delle materie prime e alla concorrenza sleale del riso asiatico

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Pavia, 3 luglio 2022 - "Diversi agricoltori si sono trovati nella drammatica situazione di dover scegliere chi far sopravvivere con le irrigazioni: una risaia piuttosto che un'altra, un campo di mais o uno di Carnaroli o Arborio". Dalla Coldiretti riferiscono di perdite stimate a oltre il 30% a livello nazionale per la siccità che sta devastando le risaie italiane. E la situazione è ancora peggiore (con stime di perdita del 40%) per la provincia di Pavia, che con quasi 80mila ettari a risaia è la prima provincia risicola d'Europa. Tra Pavese e Lomellina, con circa 1.500 aziende agricole attive nel settore, si concentrano infatti oltre l'80% delle risaie della Lombardia e il 35% delle risaie d'Italia, che con 1,5 milioni di tonnellate di risone all'anno è il Paese che rappresenta circa il 50% dell'intera produzione Ue. "Dei 217mila ettari coltivati in Italia - spiega Coldiretti - il 90% è concentrato al Nord fra la Lombardia e il Piemonte dove è stato chiesto lo stato di emergenza e si attende nel prossimo Consiglio dei ministri il decreto antisiccità annunciato dal premier Mario Draghi. Le due regioni sono, infatti, l'epicentro dell'ondata di caldo eccezionale e siccità che sta colpendo il Paese e ci sono aree tra le province di Novare, Vercelli e parte di quella di Pavia dove il rischio concreto è perdere anche il 40% della produzione in seguito alla mancanza di acqua per dissetare le giovani piantine". Un'emergenza, quella della siccità, che per il comparto agricolo si aggiunge ai rincari delle materie prime, con aumenti che vanno dal +170% dei concimi al +129% del gasolio, secondo l'analisi di Coldiretti. Ma sul settore del riso "grava anche - precisa la Coldiretti - la concorrenza sleale delle importazioni low cost dei paesi asiatici che vengono agevolate dall'Unione Europea nonostante non garantiscano gli stessi standard di sicurezza alimentare". Proprio a Pavia, sempre per il ruolo di prima provincia risicola d'Europa, è da anni che i risicoltori lamentano le importazioni dal Myanmar, che ancora nei primi 4 mesi del 2022 risulta "primo fornitore con 23 milioni di chili - riferisce la Coldiretti - dieci volte di più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente con un trend favorito dalla scadenza della clausola di salvaguardia con la quale si erano bloccate le agevolazioni tariffarie concesse al Paese asiatico e alla Cambogia".