Shmuel Peleg è ritenuto la “mente“ dell’operazione

I magistrati pavesi hanno presentato una richiesta di estradizione alla Corte Suprema di Tel Aviv

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Mentre si attende la decisione della Corte Suprema di Tel Aviv sul futuro del piccolo Eitan, è arrivata in Israele la richiesta di estradizione delle autorità italiane nei confronti del nonno Shmuel Peleg. Nei confronti del 58enne ex militare è stato spiccato un mandato di arresto internazionale per il sequestro del nipote. "Per Shmuel Peleg - ha detto il procuratore aggiunto Mario Venditti - attendiamo le decisioni delle autorità israeliane". Non si sa ancora bene che rapporti ci fossero tra il nonno materno del piccolo superstite alla tragedia del Mottarone e Gabriel Abutbul Alon. "Sappiamo che Shmuel Peleg ha “assoldato“ il connazionale per farsi aiutare nel rapimento del nipote - ha detto il dirigente della Squadra mobile di Pavia Giovanni Calagna -. Non sappiamo se ci fosse una pregressa conoscenza tra i due". Peleg e Alon hanno svolto il servizio militare insieme. Alon molto probabilmente lavora ancora per una società che opera in scenari di guerra. Giovedì, quando è stato arrestato, era appena rientrato dalla Russia. "Stiamo verificando i flussi finanziari per sapere se nonno Shmuel abbia pagato Alon - ha aggiunto Calagna -. Di sicuro il 40enne ha partecipato al sequestro". M.M.