Scooter con la targa clonata, 50enne finisce in carcere

Era ai domiciliari per altro reato ma la denuncia del Radiomobile gli ha fatto annullare i benefici

Finisce in carcere “solo“ per una targa clonata. M.L., 50enne di Voghera, era stato fermato sabato scorso per un normale controllo stradale da una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Voghera. Era in sella a un ciclomotore, la cui targa è risultata clonata. Un reato per cui è scattato il deferimento in stato di libertà, ma che ha avuto conseguenze ben più gravi.

L’uomo era infatti sottoposto a detenzione domiciliare per altro reato, per cui stava beneficiando di una misura alternativa al carcere per scontare la condanna. Non era peraltro evaso dai domiciliari, perché quando è stato controllato dai carabinieri si trovava fuori dalla propria abitazione durante l’orario del permesso quotidiano concesso dal Tribunale di Pavia. Pur essendo in regola col permesso di uscire dall’abitazione, essere alla guida di un ciclomotore con targa clonata, oltre alla conseguente denuncia in stato di libertà, ha fatto scattare anche l’inevitabile segnalazione al magistrato di sorveglianza, con richiesta di aggravamento della misura. Ravvisando la violazione agli obblighi imposti nella concessione del regime di detenzione domiciliare, il magistrato di sorveglianza ha revocato i benefici in precedenza concessi al condannato, che sconterà in carcere il resto della pena.

Stefano Zanette