Meno slot, più spese per il gioco: Pavia perde il primato per l'azzardo

In Lombardia diminuiscono le sale da gioco ma non la propensione a sfidare la fortuna

Sale slot

Sale slot

Pavia, 14 gennaio 2019 - Le sale slot diminuiscono, ma la spesa per il gioco aumenta. E se Pavia ha perso il ben poco ambìto primato del record nazionale di spesa pro capite per l’azzardo (dati dell’Agenzia delle dogane e monopoli, diramati a dicembre e relativi al 2017) ora finito alla provincia di Prato (con 2.948 euro), la Lombardia si conferma da podio nella classifica delle regioni (con 1.446 euro a testa), terza dopo Abruzzo ed Emilia Romagna. Ma nella relazione annuale del 2018 sull’attuazione delle legge regionale del 2013 per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico (con gli ultimi dati disponibili relativi al 2017), in Lombardia il numero delle sale slot risulta diminuito del 9% e quello delle sale Vlt è pure sceso del 2%.

Complessivamente nella regione risultano attive 61.775 “macchinette” (nella somma tra slot e Videolottery), con il primato che spetta alla Città metropolitana di Milano (16.987), seguita dalle province di Brescia (9.446), Bergamo (7.471), Varese (5.658) e Monza e Brianza (4.109).

Per quel che riguarda la città di Pavia, secondo l’ultimo dato fornito dal Comune , nel confronto tra i dati del 2013 e del 2017, le “macchinette” sono diminuite di 185 unità e i punti gioco si sono quasi dimezzati, passando da 150 a 87. La spesa pro capite è scesa, nel raffronto degli ultimi 5 anni, da 1.634 euro all’anno a 1.235. In provincia risultano però complessivamente giocati (mediamente) ogni giorno 2 milioni e 142mila euro, che portano la spesa pro capite provinciale a 1.432 euro, al settimo posto in Lombardia e 24esima a livello nazionale.

In Lombardia, per la spesa pro capite per l’azzardo, la prima provincia è quella di Como (1.737 euro, quarta a livello nazionale), seguita da Sondrio (1.672 euro, settima in Italia) e Brescia (1.522 euro). Ma nei primi 9 mesi del 2018 le entrate dello Stato da attività di gioco hanno fatto registrare un aumento del 4%: per le imposte indirette il gettito delle attività tra gennaio e settembre del 2018 è stato di 4 miliardi e 364 milioni di euro (+357 milioni di euro). E il dato sulla diminuzione in Lombardia delle sale e complessivamente di slot e Vlt, viene “compensato” dall’aumento del numero delle imprese specializzate nel settore, in base al recente studio della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, con i dati del 2018 raffrontati a quelli del 2017: +7,3% in Lombardia, +6,9% in Italia. Nel settore del gioco la Lombardia rappresenta circa un ottavo del totale nazionale (11,7%) con Milano che da sola incide per il 4,3% (480 attività, +9,1%). Dopo Milano ci sono Brescia (205 attività), Bergamo (140) e Varese (90), mentre per percentuale di crescita primeggia Sondrio (+15%), seguita da Brescia (+14,5%) e Monza Brianza (+10,4%). A Pavia l’aumento è stato del 5,6% (da 54 a 57).