
E' intervenuta la polizia
Pavia, 7 agosto 2021 - "Una situazione di pericolo per la pubblica incolumità". Per questo motivo il Questore di Pavia ha disposto la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande, per un periodo di 15 giorni, al noto locale pavese nella zona della confluenza del Naviglio in Ticino. L'ultimo episodio, che ha fatto scattare gli accertamenti dell'Ufficio di polizia amministrativa e di sicurezza della Questura di Pavia, congiuntamente alla Compagnia di Pavia dei carabinieri, era stato la rissa scoppiata all'una e mezza della notte tra domenica 1 e lunedì 2 agosto, terminata con due feriti a bottigliate (con prognosi lievi, di 7 e 5 giorni) e un denunciato dai carabinieri, responsabile anche di danneggiamenti per aver sfondato con l'auto il muretto di recinzione in viale Venezia. Quasi nello stesso punto dove 15 giorni prima, alle 3 e mezza della notte tra sabato 17 e domenica 18 luglio, erano stati investiti 3 giovani, tra cui la 19 enne ancora in coma, con l'arresto da parte della Polstrada del responsabile, accusato di tentato omicidio volontario.
"I successivi approfondimenti - spiega il comunicato stampa diramato oggi dalla Questura - hanno fatto emergere che da tempo l'esercizio era punto di ritrovo abituale di avventori sudamericani e sinti, i quali già in precedenti occasioni avevano avuto accesi diverbi, talvollta culminati in comportamenti violenti, anche con l'uso di coltelli, al fine di affermare la propria supremazia". Ma non solo. "Nel corso dell'attività istruttori - prosegue la nota stampa della Questura - è emerso che in passato il titolare del suddetto esercizio aveva commesso numerose violazioni alle disposizioni che regolamentano l'attività". Nel gennaio dello scorso anno, i Nas di Cremona e i militari del Nucleo ispettorato del lavoro di Pavia, nell'ambito di controlli avevano sequestrato 50 chili di prodotti commestibili deperibili conservati irregolarmente e trovato anche due lavoratori in nero.
Pochi mesi prima, nel novembre 2019, lo stesso Questore di Pavia aveva già disposto la sospensione dell'attività del locale per 10 giorni "per pregressi episodi che avevano dimostrato che il locale già all'epoca costituiva una minaccia per la sicurezza e la pubblica incolumità". A motivare l'ulteriore chiusura del locale per 15 giorni, da oggi 7 agosto fino al 21 agosto, anche "una incapacità da parte del titolare - spiega sempre il comunicato della Questura - di adottare misure atte a prevenire situazioni pregiudizievoli per l'ordine e la sicurezza pubblica, attraverso tempestive segnalazioni di intervento alle forze dell'ordine". Anche nell'ultimo episodio della rissa, la polizia ha rilevato "condotta omissiva del titolare, che non ha allertato il numero di emergenza, cosa che invece è stata fatta da un privato cittadino".