Il riso di Pavia per i bambini ucraini: 15 quintali donati dai dipendenti della Scotti

Una delegazione ha consegnato il "riso del mese" e qualche migliaio di merendine a un'associazione che li porterà in tre orfanotrofi

Dipendenti della Scotti donano il loro riso ai bambini in Ucraina

Dipendenti della Scotti donano il loro riso ai bambini in Ucraina

 

Pavia, 28 aprile 2022 - Hanno rinunciato al loro "riso del mese" per donarlo ai bambini ucraini i dipendenti della Riso Scotti. Così nel Paese in guerra arriveranno 15 quintali inviati da Pavia. Il “riso del mese”  è una tradizione di anni ed anni in Riso Scotti, che prevede la consegna a ciascun dipendente di un consistente kit prodotti, allo scadere delle settimane lavorative di ogni mese. Un modo diretto ed efficace per unire ancora di più le persone al frutto del loro lavoro, facendo entrare nelle case di tutti riso e derrate alimentari a base di riso, come pasta, gallette, cracker, bevande vegetali, merendine, biscotti, snack dolci e salati. Così, i dipendenti sono sempre i primi a gustare le novità e a farle conoscere ai propri familiari e amici. Un’usanza molto apprezzata, questa, che vede sempre il 100% dei ritiri del pacco del mese.

Ma non questo mese di aprile. I dipendenti hanno infatti rinunciato alla tradizionale fornitura per devolverla all’associazione Children in Crisis, che sta organizzando per il prossimo 11 maggio la seconda missione in Ucraina per la consegna di beni alimentari alla popolazione sfollata nella città di Chernivtsi. In particolare, il riso è destinato a tre orfanotrofi, per portare il necessario sostentamento ai bambini accolti in questo momento di estrema difficoltà. Migliaia di pasti tra riso e risotti, oltre 15 quintali di riso, e qualche migliaio di merendine: questo è il frutto della raccolta che oggi una delegazione Riso Scotti ha consegnato all’associazione presieduta da Barbara Bianchi Bonomi, che guiderà personalmente la missione. 

“In questo periodo così difficile e delicato, in cui anche le esigenze primarie sono a rischio - ha detto Bianchi Bonomi -, il sostegno alimentare è cruciale; le donazioni che stiamo ricevendo, frutto dell’altruismo e della prodigalità di una comunità che guarda attonita alle conseguenze di oltre due mesi di guerra, ci consentiranno di portare un aiuto concreto a chi è più fragile e indifeso. Il nostro obiettivo è portare un sorriso ai tanti bambini e alleviarli almeno per un attimo dal grave disagio che stanno vivendo”.

“Ancora una volta - ha commentato Umberto Rovati, dipendente Riso Scotti e già tra i promotori dell’iniziativa Un’Ora per la Vita durante il primo lockdown della pandemia - un piccolo gesto di tutti noi dipendenti ha potuto trasformarsi in un’opportunità di solidarietà a favore di chi vive una terribile difficoltà. La scelta, come sempre, è stata libera e volontaria, ma da noi in Scotti è ormai scattata una vera e propria gara di solidarietà e nessuno ha voluto sottrarsi, anzi! Siamo una community spontanea di ‘persone per altre persone’, unita dal desiderio di rendersi utile”.

L’iniziativa è stata sostenuta anche dalla proprietà dell’Azienda, che ha raddoppiato la donazione raccolta. “Siamo una famiglia – ha commentato il presidente Dario Scotti – e, come tale, aiutare dei bambini in difficoltà in una terra martoriata, risulta doveroso”. “Veniamo da anni - conclude Rovati, a nome di tutti - che ci hanno messi alla prova, ma che ci hanno lasciato anche un senso di comunità molto forte. Ci auguriamo di poter vivere una serena sicurezza sanitaria, e di poter far fronte, con l’aiuto concreto di tutti, al forte impatto sociale ed economico conseguente all’attuale crisi geopolitica internazionale”.