Da un mese vive con i suoi
tre figli da parenti perché, disoccupata, non ha più una casa. Protagonista di questa storia, che non è quella
di un normale sfratto, è Mina.
"Il proprietario dell’alloggio aveva minacciato di sfrattare la donna mesi fa – spiega Matteo Biemmi dell’Assemblea per il diritto alla casa –
per i ritardi nei pagamenti dell’affitto, ma non c’è stato alcun procedimento
in Tribunale. Mentre l’inquilina si trovava all’estero, pochi giorni prima di Natale,
il locatore, un carabiniere,
si è introdotto nell’alloggio
da una finestra e poi
con l’aiuto di alcuni complici ha trafugato gli oggetti
di proprietà dell’inquilina
e cambiato la serratura.
La donna, per questo fatto gravissimo, ha presentato denuncia alla Procura di Pavia, ma i tempi della giustizia sono lunghi e Mina rimane senza casa".
Il Comune di Voghera,
la Prefettura e Aler sanno
che Mina si trova in difficoltà perché ha presentato
la richiesta di un alloggio transitorio d’urgenza.
"Il Comune, però, sostiene
di non avere case disponibili aggiungono gli attivisti – e non intende emettere un avviso per reperire tramite privati
un alloggio provvisorio.
I Servizi sociali, infatti, si dicono disposti a concedere un contributo, qualora l’inquilina trovasse una casa da prendere in affitto sul mercato, ma questa proposta equivale a lasciare la famiglia in mezzo alla strada, a una disoccupata è praticamente impossibile che qualcuno affitti una casa. Siamo quindi di fronte a una doppia ingiustizia: quella del padrone e quella delle istituzioni".
In difesa di Mina domani
alle 9,30 in piazza Duomo
a Voghera protesta sotto
il municipio organizzata
col presidio permanente
di Castelnuovo Scrivia.
Manuela Marziani