Pavia, duemila in processione per la pace in Ucraina

Fiaccole e silenzio assoluto. Intanto la campionessa Boggioni regala le uova di Pasqua ai bimbi ricoverati

La folle dei partecipanti alla processione

La folle dei partecipanti alla processione

Pavia, 27 marzo 2022 -  Fiaccole in mano e silenzio assoluto per urlare la richiesta più pressante del momento: pace. Più di duemila persone hanno partecipato l’altra sera all’atto di consacrazione di Russia e Ucraina all’Immacolato Cuore di Maria. Un gesto con cui la Chiesa locale si è unita in comunione con quello compiuto in Vaticano da Papa Francesco. La statua della Madonna della Stella del Borgo Ticino, una delle statue più preziose della città, ha raggiunto prima la chiesa di San Giorgio Megalomartire, parrocchia greco-cattolica della comunità ucraina pavese, poi è stata portata a spalle per le vie del centro storico fino a raggiungere il Duomo.

Al passaggio della processione anche tra le persone sedute ai tavolini o intente a passeggiare calava il silenzio. Davanti alla cattedrale con la cupola illuminata poi è iniziato l’atto di consacrazione presieduto dal vescovo agostiniano Giovanni Scanavino e da padre Oleksandr Tovt, parroco di San Giorgio. "Cristo è la nostra pace – ha detto monsignor Scanavino – il figlio di Maria Vergine, Regina della Pace. Vogliamo pregarla consacrandole una terra martoriata. Dobbiamo far risuonare il grido della pace chiedendo perdono e aiuto per tanta sofferenza". "Fermiamo il rumore delle armi in Ucraina", ha invocato padre Tovt.

E per aiutare i bambini ucraini ricoverati in Oncoematologia pediatrica la campionessa paralimpica Monica Boggioni ha fatto visita allo spaccio Cral del San Matteo per acquistare le uova di Pasqua per i piccoli pazienti.

Sono già 500 i ragazzi arrivati sul nostro territorio dal Paese in guerra. Il Conservatorio Vittadini è pronto ad accogliere studenti di musica a partire dai 14 anni da inserire nei corsi preaccademici ma anche maggiorenni per i corsi accademici di grado avanzato di primo e secondo livello. "Abbiamo ritenuto doveroso e importante fare la nostra parte in questa situazione di emergenza – ha spiegato il presidente Eligio Gatti – Per questo ci allineiamo a quanto stanno facendo anche altri Conservatori per offrire la possibilità agli studenti ucraini di proseguire nel loro percorso. Tutta la nostra struttura si è messa a disposizione per far sì che sia l’amministrazione sia la docenza siano pronte per accogliere eventuali nuovi studenti".