Primario del San Matteo di Pavia indagato per molestie su 11 specializzande: “Segnalazioni sottovalutate o ignorate””

Il professore ha lasciato la direzione della Scuola di specialità. Il caso scoppiato da una serie di questionari anonimi. Udu: “Vittime lasciate nella paura”

L’Unione degli Universitari esprime profondo sdegno e preoccupazione per l'indagine al San Matteo di Pavia

L’Unione degli Universitari esprime profondo sdegno e preoccupazione per l'indagine al San Matteo di Pavia

“A Torino è scoppiato lo scandalo e in altre università sono stati denunciati episodi di molestie sessuali. Occorre contrastare un fenomeno che molto probabilmente va avanti da sempre". Alessandro Miceli, segretario del Coordinamento per il diritto allo studio-Udu è molto critico. Non ha raccolto personalmente le confidenze delle undici specializzande che rispondendo a un questionario anonimo sul corso che stavano seguendo hanno segnalato "comportamenti sconvenienti" da parte del primario che allora, era il 2021, era anche direttore della Scuola di specialità frequentata da una ventina di persone.

“Ogni persona dev’essere sicura in Ateneo – aggiunge Miceli – Non è possibile andare a lezione temendo di subire violenza". Udu ha recentemente lanciato “La tua voce conta”, ricerca che ha evidenziato con chiarezza come le molestie e le violenze di genere rappresentino una problematica sistemica nelle università italiane.

"Quanto successo – interviene anche Vittoria Pompilio D’Alicandro del Coordinamento – dimostra ancora una volta che le denunce delle vittime vengono spesso sottovalutate o ignorate, lasciando i colpevoli in una posizione di potere e le vittime in uno stato di vulnerabilità e paura. L’archiviazione del procedimento disciplinare senza ulteriori azioni ci preoccupa perché troppo spesso abbiamo notato una certa riluttanza delle istituzioni a prendere posizioni ferme contro gli abusi, privilegiando l’immagine dell’ente rispetto alla giustizia e alla sicurezza degli individui".

Appena ha ricevuto le risposte ai questionari, l’Università ha fatto partire un procedimento disciplinare nei confronti del medico, che si è dimesso dall’incarico di direttore della Scuola di specialità mantenendo il ruolo di primario anche se il San Matteo non è in alcun modo coinvolto.

"Avevamo a suo tempo prestato immediato ascolto alle segnalazioni pervenute attraverso i questionari che anonimamente vengono compilati dagli studenti – fanno sapere dall’Università – Avevamo quindi dato avvio a un procedimento disciplinare che, nel rispetto della legge, si è dovuto arrestare data l’impossibilità di acquisire testimonianze dirette o prove certe. L’Università ha quindi segnalato l’evento all’autorità giudiziaria, sospendendo il proprio procedimento. Non si tratta di archiviazione da parte dell’ateneo, quanto di rispetto di leggi e procedure".