Dipendente 'mobbizzato' restituisce il premio di produzione al Comune di Pavia

L'uomo ha fatto un bonifico al suo datore di lavoro

Il dipendente Vito Sabato

Il dipendente Vito Sabato

Pavia, 30 luglio 2015 - Respinto al mittente. Con un bonifico un dipendente comunale ha restituito al suo datore di lavoro il premio di produzione che si è trovato in busta paga perché ritiene d’averlo percepito indebitamente. Accade al Comune di Pavia, dove un funzionario particolarmente zelante, che in passato ha sollevato il coperchio sul pentolone del malaffare nella pubblica amministrazione, da anni viene tenuto in servizio senza fare nulla. Un giorno invia un fax, un altro spedisce una mail e poco altro giorno dopo giorno. Più volte ha chiesto di poter lavorare svolgendo i compiti per i quali è stato assunto e legati alle sue competenze di ingegnere, ma non è mai stato assecondato.

Come accade a tutti i dipendenti comunali, però, alla fine del mese si è ritrovato in busta paga una somma a titolo di premio di produzione per aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Una somma di 231 euro lordi, inferiore ai circa 400 che gli altri colleghi hanno avuto, ma comunque un ‘premio’ arrivato non sulla base di una scheda di valutazione che i dirigenti di settore devono compilare per tutti i dipendenti. Nessuno, infatti, ha voluto valutare il suo operato nell’ultimo anno così la somma ricevuta è stata restituita. Come si fa per il pagamento delle tasse o dei tributi, il funzionario ha effettuato un bonifico al Comune, solo che in questo caso nella causale veniva indicato che restituiva il premio di produzione assegnato in violazione del contratto di lavoro. E tante grazie.