Possibile inquinamento del Coppa: chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone e due società

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Il pm Roberto Valli (nella foto) ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone e due società accusate a vario titolo di reati ambientali e illeciti amministrativi nell’ambito del presunto inquinamento del torrente Coppa a Casteggio. Siamo nella fase dell’udienza preliminare, in corso da alcuni mesi davanti al Gip di Pavia Luigi Riganti, e dunque i coinvolti non sono ancora a processo come erroneamente indicato precedentemente. L’udienza preliminare sta per volgere al termine: lunedì prossimo infatti è prevista l’ultima seduta con la decisione del giudice, che potrà emettere sentenza di non luogo a procedere o di rinvio a giudizio. Nel primo caso, il procedimento si chiuderà, nel secondo i coinvolti affronteranno il dibattimento o il giudizio con rito abbreviato. Sono indagati Stefano Bina e Lorenzo Ferrandini (difesi dall’avvocato Daniele Cei), Claudia Fassina e Roberta Scotti (assistite dall’avvocata Claudia Sclavi), Nicola Tizzoni, Marco De Venuto, Piero Pasturenzi, Vittorio Mura, Giacomo Ostini, Nestor Cabrol, oltre alle società Pavia Acque e AB Mauri Italia.

Secondo le accuse, agli indagati vengono contestate presunte condotte e omissioni che potrebbero aver portato al danneggiamento delle acque del torrente Coppa tra il 2015 e il 2019. Per esempio, tra le accuse, secondo gli inquirenti in modo reiterato sarebbero stati sversati reflui industriali provenienti dall’impianto AB Mauri, azienda in cui si producono lieviti alimentari, che avrebbero contenuto sostanze inquinanti in misura eccessiva, tale per cui il depuratore di Casteggio non sarebbe stato in grado di processarle adeguatamente e dunque di smaltirle. Ciò avrebbe condotto all’inquinamento del Coppa, con moria della fauna ittica, acque maleodoranti e colorazioni particolari. Nicoletta Pisanu