Cedimento in via De Motis: ora è Sos casa per nove famiglie sfollate

Pavia, l’assessore regionale Mattinzoli: "La nostra preoccupazione principale adesso è trovare loro una sistemazione stabile"

Il sindaco Fabrizio Fracassi (a destra) sul posto

Il sindaco Fabrizio Fracassi (a destra) sul posto

Pavia, 26 febbraio 2021 - "Vedi le nostre finestre lassù? Sono quelle della nostra casa che non c’è più". Una mamma ieri mattina ha spiegato così al suo bambino perché non potevano tornare nel loro appartamento di via De Motis. Impossibile anche aprire la porta d’ingresso degli alloggi della palazzina C dove si è verificato un cedimento. Per evitare che anche i residenti nelle villette di via Trecourt riportassero danni a causa dei movimenti dell’edificio, ieri mattina è stata posizionata una specie di barriera costruita con pesanti blocchi di cemento e sono stati allontanati i residenti in 8 delle villette. "Abbiamo radunato un po’ di cose - ha raccontato una donna - e ho portato via i miei genitori".

Ieri mattina, chi doveva rientrare era obbligato a indossare il caschetto per andare a recuperare generi alimentari che rischiavano di deperire con l’energia elettrica staccata per motivi precauzionali. Anche chi ha dormito all’hotel Riz di San Genesio è tornato in via De Motis con i sacchetti della spesa per prendere farmaci e abiti da cambiare perché alcune persone nella fretta sono uscite senza neppure il giubbotto. "I nostri uffici - ha detto il sindaco Fabrizio Fracassi che ha effettuato un sopralluogo - stanno ricostruendo la storia del territorio prima della costruzione. Eucenter è passata a fare i rilievi e un ingegnere incaricato dall’amministratore sta effettuando le diverse opere". "Abbiamo disposto alcuni accorgimenti necessari per gli interventi di verifica strutturale dell’edificio - ha aggiunto l’assessore all’urbanistica Massimiliano Koch -. Verranno fatte opere di messa in sicurezza del palazzo". Ma le 9 famiglie che vivevano nella palazzina C non possono entrare in casa.

Hanno lasciato i panni stesi e sono scappati attorno alle 12,30 di mercoledì, quando hanno sentito dei rumori e sono caduti calcinacci. "La nostra preoccupazione principale adesso è trovare un sistemazione stabile alle famiglie che sono state sgomberate" ha detto l’assessore regionale alla casa Alessandro Mattinzoli che ieri ha effettuato un sopralluogo insieme al sindaco e a Stefano Cavallini e Matteo Papagni, presidente e direttore dell’Aler Pavia-Lodi. Complessivamente sono state sgomberate un’ottantina di persone la maggior parte delle quali sono proprietarie dell’alloggio che hanno acquistato da Aler, mentre altre sono ancora inquiline. "Insieme ai tecnici valuteremo le cause di questo problema - ha aggiunto Mattinzoli -, cercando di trovare una soluzione".