Pavia, Procura e Arpa Lombardia insieme nel Pool Ambiente

Coordinamento tra attività di tipo tecnico sulla sorveglianza ambientale e autorità giudiziaria, contro i reati legati ai rifiuti

Pavia, 22 maggio 2019 - Da nuova "terra dei fuochi" a modello sperimentale per contrastare gli illeciti ambientali. Proseguendo le sinergie già collaudate nel Nucleo Ambiente, istituito in Prefettura dopo i roghi nell'impianto di smaltimento rifiuti di Mortara e nel capannone trasformato in deposito abusivo a Corteolona, la Procura di Pavia e l'Arpa Lombardia hanno siglato un nuovo Protocollo d'intesa "finalizzato a migliorare - come spiega la nota diramata oggi da Arpa - l'efficacia complessiva delle azioni di controllo ambientale per la prevenzione degli illeciti nel territorio pavese, recentemente interessato da un preoccupante aumento di reati legati alla gestione, raccolta, abbandono e smaltimento dei rifiuti".

Lo strumento innovativo che, con questo accordo, viene messo a disposizione dell'attività investigativa e dell'autorità giudiziaria, è il progetto Savanger, messo a punto da Arpa Lombardia e finanziato da Regione Lombardia: un sistema di sorveglianza basato sull'utilizzo di tecnologie di osservazione (da terra, da satellite, aereo e drone) per rilevare sia anomalie negli impianti autorizzati sia luoghi che ospitano o sono adatti a ospitare depositi abusivi di rifiuti. Il sistema di sorveglianza Savanger, ideato dalla Direzione Tecnico Scientifica di Arpa, consentirà al Nucleo Ambiente della Prefettura di Pavia di disporre verifiche sul fronte amministrativo. Sul fronte giudiziario, la sinergia con Arpa è resa operativa dall'istituzione del Pool Ambiente: composto da ufficiali di polizia giudiziaria della Procura e del Dipartimento Arpa di Pavia, insieme al Gruppo carabinieri forestali di Pavia, Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale (Nipaaf). Il Protocollo d'intesa, sottoscritto dal procuratore capo di Pavia, Giorgio Reposo, e dal direttore generale di Arpa Lombardia, Fabio Carella, avrà una durata iniziale di 18 mesi e sarà presto esteso anche al territorio lodigiano.