Pavia: il comando dei vigili si trasforma in set per un film sui femminicidi

“Tenebra“, con l'attrice di casa Gloria Anselmi, è tratto da un romanzo thriller. Il regista: fenomeno da arginare con tutti i mezzi

Gloria Anselmi e il regista Giuseppe Di Giorgio in una pausa delle riprese

Gloria Anselmi e il regista Giuseppe Di Giorgio in una pausa delle riprese

Pavia - Ciak, si gira. Per un giorno il comando di polizia locale si è trasformato in set cinematografico. L’ufficio del comandante Flaviano Crocco ha ospitato ieri la troupe diretta dal regista Giuseppe Di Giorgio impegnata a girare l’ultimo film ambientato a Pavia, “Tenebra“ tratto dal romanzo thriller scritto da David Pratelli. Per l’occasione il palazzo di viale Resistenza è diventato un commissariato di polizia in cui lavora un commissario che deve far luce su alcuni femminicidi. "Il femminicidio va fermato e per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte le istituzioni e ognuno di noi deve mettersi in moto – ha detto il regista e interprete Giuseppe Di Giorgio –. Io posso dare il mio contributo solo attraverso il cinema ed è quello che intendo fare per salvaguardare le donne. Con Tenebra intendo affrontare questo tema attraverso i tempi; da qui a 20 anni occorre cambiare la nostra società".

Sul set ieri anche Gloria Anselmi una vip partita da Voghera per calcare i palcoscenici di tutta Italia. "Sono contenta di essere tornata dove sono nata – ha detto l’attrice – e mi sono trovata bene con tutta la troupe e le persone coinvolte in questo progetto. Spero che questo film porti fortuna a tutti e contribuisca a valorizzare i nostri posti, Pavia e i suoi dintorni. Importante poi il tema che viene trattato, il femminicidio, sono accaduti diversi casi, sono felice di partecipare a questo film e dare ancora più rilevanza a questo problema".

Dopo la pausa pranzo gli attori si sono rivisti per girare altre scene nel pomeriggio. Co-produttrice di “Tenebra“ è Anna De Blasi, molto attiva nel mondo del volontariato: "Vogliamo dare un tratto molto sociale al progetto. Come co-produttori pavesi vogliamo far sentire la nostra vicinanza alle vittime, ai loro figli che rimangono, ai mariti che hanno bisogno d’aiuto".