REDAZIONE PAVIA

“Oltrepo Pavese“: in un’app il turismo post pandemia

Quindici percorsi, per bici e moto, 141 strutture, 71 punti di ristoro, 37 negozi, 153 aziende vitivinicole

Turismo di prossimità nuova frontiera post Covid e con l’Oltrepo Pavese protagonista. Già i primi indizi positivi c’erano stati lo scorso anno (boom di arrivi da Milano e non solo), adesso c’è anche uno strumento forte in chiave comunicativa con la nuova App “Oltrepo Pavese“. Ideata da Gal Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepo Pavese e implementata dal Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepo, l’App contempla 141 strutture ricettive, 71 punti di ristoro, 37 negozi tipici e 153 aziende vitivinicole con spaccio aziendale. L’App è una delle azioni del progetto di valorizzazione voluto da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Camera di Commercio di Pavia in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Oltrepo Pavese, il Distretto del Vino di Qualità e il Consorzio Club Buttafuoco Storico. Negli scorsi mesi sono stati individuati e recensiti nei 55 comuni dell’Oltrepò Pavese oltre 400 punti di riferimento fra alberghi, B&B e foresterie, ristoranti e agriturismi, negozi tipici e cantine per offrire una panoramica il più varia possibile. "Il turismo post Covid - ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi - sarà molto di prossimità e di carattere naturalistico: l’Oltrepo deve necessariamente mettere in campo una serie di azioni per intercettare flussi di turisti sempre più consapevoli e alla ricerca di esperienze sensoriali".

I quindici percorsi individuati spaziano dalle terre del Buttafuoco Storico alla Valle Staffora e al salame di Varzi, dai borghi e castelli alla città di Voghera, con itinerari in moto fra i vigneti del Pinot nero e percorsi per ciclisti sulle orme di una tappa del Giro d’Italia 1990 o da compiere a cavallo. Compresa la riscoperta di tradizioni enogastronomiche vecchie di secoli e capitoli di storia e cultura altrettanto significativi. Pierangela Ravizza