Pavia, mala movida: sarà linea dura

Al consiglio comunale prende la parola il prefetto Visconti: "Il degrado urbano deriva dal disagio"

Movida

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Pavia, 13 settembre 2017 - Doveva assere un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, ma nessun cittadino ha voluto prendere la parola per affrontare il tema della sicurezza. E’ intervenuto invece il prefetto Attilio Visconti che ha sottolineato come si debbano prendere provvedimenti non anti movida, bensì contro la mala movida. "Il degrado urbano - ha detto il prefetto - deriva da situazioni di disagio, la repressione non serve". Secondo Visconti il problema è anche culturale e intende aprire un confronto con l’università che ha un ruolo determinante in ambito culturale. Come può averlo anche il volontariato per contrastare la mala movida. "I pavesi hanno paura ad avventurarsi per le strade buie del centro storico - ha ricordato Melania Lanave di Forza Italia -. Servono più telecamere che coprano completamente la zona centrale.

La polizia locale, invece, deve elevare multe a chi sporca e butta vetri e per fare questo gli agenti devono percorrere a piedi piazza Cavagneria e strada Nuova". Ma gli organici delle forze dell’ordine sono ridotti all’osso, un altro problema di cui il prefetto intende occuparsi al più presto. "Avete assunto più educatori, snellendo il corpo della polizia locale - ha ricordato Rodolfo Faldini del Gruppo misto - eppure sostenete che un maggior numero di divise rappresenti un dissuasore nei confronti della microcriminalità. Peccato che al concerto di Antonella Ruggiero non ci fossero agenti in divisa, jersey e misure di sicurezza". E, come ha ricordato l’ex sindaco Alessandro Cattaneo di Forza Italia "negli ultimi anni si sono avuti diversi episodi che rappresentano dei campanelli d’allarme". L’amministrazione con Giuliano Ruffinazzi (mobilità) ha risposto che nel 2015 erano state trovate le risorse per assumere 5 vigili, ma poi non era riuscita a farlo perché si poteva reclutare solo personale dalle Province che non avevano vigili da mettere in mobilità. 

"Pavia non è una città insicura - ha sottolineato il sindaco Massimo Depaoli -. Si può trovare un ragazzo che espleta i propri bisogni fisiologici in mezzo alla strada, ma è un problema diverso, non di sicurezza". Secondo Giuseppe Polizzi del Movimento 5 stelle, "Pavia è una città sicura che ogni anno accoglie 20mila studenti, servono però precise politiche volte alla percezione di una maggiore sicurezza, e alla coesione sociale, su cui persiste improvvisazione e palese ritardo da parte della Giunta Depaoli". Il dibattito, che si è protratto per 6 ore si è chiuso con la votazione dell’ordine del giorno presentato dall’opposizione che ha avuto 10 voti favorevoli e 15 contrari