Pavia, migrante dipinge la sua odissea sul gommone

La storia di Ballo Moussa, 29 anni

Ballo Moussa esporrà negli spazi Labora

Ballo Moussa esporrà negli spazi Labora

Pavia, 7 dicembre 2018 - La drammaticità della traversata del Mediterraneo a bordo di un gommone, sperando di poter riconquistare quella libertà che aveva perso nel suo Paese, ma anche le umiliazioni subite per raggiungere la Libia nascosti in gabbie come animali. Questo ha messo nei suoi quadri Ballo Moussa, 29 anni, richiedente asilo ospite del centro di accoglienza straordinario (Cas) della Croce Rossa di Pavia nel Comune di Valle Lomellina. Il giovane ha sfogato sulle tele tutto il suo dolore e gli auspici per un futuro, che gli consenta di dimenticare quanto ha vissuto in Costa d’Avorio. Una terra che Ballo è stato costretto a lasciare, perché si è opposto al sistema, denunciando pubblicamente soprusi, povertà e la mala gestione di un governo corrotto nei confronti delle lobby di mercato e dei trafficanti di droga.

Dopo anni di minacce e violenze per questa sua onesta posizione, il profugo 29enne ha dovuto abbandonare la moglie e tre figli e, dopo aver attraversato il deserto della Libia insieme a suoi connazionali, si è imbarcato sulle carrette del mare verso l’ «eldorado» (come definiscono loro l’Italia) per raggiungere le coste siciliane. «In Libia eravamo costretti a mangiare tutti nello stesso piatto - ha raccontato Ballo Moussa in un video - questo ha creato solidarietà». La fuga nella foresta, le difficoltà dei viaggio, compagni morti «sepolti come nessuno», ma anche soccorsi. «Una donna tedesca mi ha teso una mano, non la dimenticherò mai. Ci disse: «Non abbiate paura, ormai siete salvi» ha raccontato l’artista 29enne. Con quell’inferno ancora vivo nei suoi occhi, Ballo Moussa ha voluto mettere a frutto la sua creatività e raccontare con tela e colori recuperati i momenti vissuti in barca a pregare, a consolare l’amico mai visto prima, ma diventato un fratello in quel frangente.

«Arrivati in Italia - ha aggiunto - siamo stati accolti da persone affettuose». Un quadro ricorda anche quell’amore e insieme agli altri lavori di Ballo Moussa dalle 18.30 di oggi è in una mostra negli spazi comuni del cooworking sociale Labora di via Mazzini 14 sino al 30 gennaio. Le opere, realizzate all’interno dei vari percorsi di integrazione, inclusione professionale e culturale promossi dalla Cri Pavia, sono disponibili all’acquisto e si potranno vedere dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.