Vaccino Covid, a Mede over 80 quasi tutti protetti

Domani gli ultimi, poi si passerà alla fascia 50-79 anni. L’accelerata dopo l’espandersi del contagio “inglese“

Vaccini Covid

Vaccini Covid

Pavia, 25 febbraio 2021 -  Entro domani riceverà il vaccino anti Covid l’intera popolazione over 80 di Mede e poi si proseguirà con tutte le altre categorie di cittadini di età compresa tra i 50 e i 79 anni, a partire dai più anziani, per un totale di circa 3mila persone. Il Comune di 6.435 abitanti è sotto stretta osservazione da parte di Regione Lombardia per l’alto numero di contagi riscontrati nelle ultime settimane. La zona rossa, istituita il 19 febbraio, è stata prolungata fino al 3 marzo, con l’obiettivo di ridurre la diffusione del virus ed è stata immediatamente attivata un’accelerazione della campagna vaccinale.

«Il vaccino è un’arma in più contro il virus - ha detto il direttore generale di Ats Pavia, Mara Azzi - ma va affiancato alle restrizioni da rispettare con rigore e costanza. In coerenza con le disposizioni regionali stiamo rimodulando la programmazione per contenere il contagio. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutta la popolazione perché le regole vengano rispettate e perché non si abbiano dubbi sul valore della vaccinazione". Attualmente sono 161 i casi di positività riscontrati nella cittadina di cui 86 negli ultimi 7 giorni (inclusi i 43 positivi all’attività di screening). E ad oggi tutti i campioni mandati a sequenziamento hanno dato riscontro di positività alla variante inglese. Intanto al San Matteo si riscontra un andamento altalenante per quanto riguarda i pazienti ricoverati. Ieri risultavano 86 malati di cui 25 in terapia intensiva, 11 in assistenza respiratoria e 50 in degenza ordinaria. Sono stati 6 i nuovi ricoveri a fronte di nessuna dimissione. Martedì, invece, sembrava che la situazione stesse migliorando. Erano 79 i ricoverati, 23 in terapia intensiva, 8 in assistenza respiratoria e 48 in degenza ordinaria. Erano stati 9 i pazienti dimessi e 5 i nuovi ricoveri. Numeri decisamente migliori rispetto all’inizio della settimana, quando erano 83 i pazienti ricoverati, dei quali 20 in terapia intensiva, 10 in assistenza respiratoria e 53 in degenza ordinaria. Anche negli ospedali di Asst sembra che la situazione stia leggermente migliorando. All’ospedale civile di Vigevano, per esempio, nel reparto Covid2 dell’Unità operativa complessa di medicina interna a indirizzo oncologico sono stati recentemente disattivati 4 posti letto che hanno portato la dotazione del reparto a 28 posti letto.

Segnali incoraggianti, mentre procede la campagna di vaccinazione che si avvale anche dei medici di medicina generale. Il vaccino è stato consegnato a una quarantina di studi medici e altre consegne sono state programmate dal San Matteo fino a sabato. Altre dosi vengono recapitate da Asst per fare in modo che i vaccini possano essere inoculati dai medici ai propri pazienti direttamente nei loro ambulatori. Un servizio partito in via sperimentale che sembra funzionare molto bene con appuntamenti rapidi dati dai medici che chiamano i propri pazienti e somministrazioni che avvengono senza attese. Nei primi giorni della settimana Asst ha consegnato un migliaio di dosi ai medici di medicina generale di Oltrepo e Lomellina perché le somministrino ai loro assistiti più anziani.