STEFANO ZANETTE
Cronaca

Max Pezzali apre un nuovo locale: "Senza il bar Dante ero solo"

Il cantante pavese degli 883 vuole un luogo di ritrovo per tutti

Max Pezzali, 47 anni, all’inaugurazione del suo locale che si è trasformata in una festa con gli amici di Pavia (Torres)

Pavia, 4 ottobre 2015 - «Siamo un po’ come nella Brooklyn di Pavia: guardiamo la città dall’altra parte del ponte». Max Pezzali ieri pomeriggio ha inaugurato il suo nuovo locale, a fianco dell’ormai storica concessionaria Harley Davidson Pavia, in via Bramante, uscendo da Pavia dopo il ponte della Libertà e poco prima del confine con San Martino Siccomario.

Pavia è molto cambiata dagli anni ‘80-‘90 cantati da Max agli albori degli 883, non è più la città delle ‘due discoteche e 106 farmacie’: ora di discoteche non ce ne sono più, ma nascono invece sempre nuovi bar?

«Questo vuole essere un locale diverso – spiega Pezzali –. L’idea iniziale era quella di affiancare alla concessionaria un luogo di ritrovo, dove ospitare i nostri amici motociclisti. Poi quando abbiamo avuto la disponibilità di questo, che era un appartamento, proprio adiacente alla concessionaria, col socio Angelo Neri, insieme ad Alberto Venezia, abbiamo deciso di ampliare l’idea, aprendo questo locale in stile americano: un posto per tutti, dove trovarsi a mangiare e bere e stare insieme. Io mi sento anche un po’ orfano del bar Dante, da quando ha chiuso mi è venuto meno quello che era un luogo di ritrovo con gli amici di sempre».

Fuori però dalla movida del centro storico?

«Il centro storico di Pavia ha le sue problematiche ed è anche giusto che i residenti vogliano avere un po’ di tranquillità. Qui, anche se non è un locale notturno, perché chiuderà a mezzanotte, non diamo fastidio a nessuno. Non a caso su questa strada, dove prima c’erano solo concessionarie d’auto, adesso stanno aprendo molti locali. Sta diventando un bel polo alle porte di Pavia, un po’ una Brooklyn, al di là del ponte».

Nel locale non ci sono slot, per scelta?

«Decisamente per scelta è un locale slot free. I bar devono riappropriarsi della loro funzione di aggregazione sociale, senza cedere alle tentazioni di un guadagno facile, ma che va a creare problemi sociali enormi come lo è il gioco d’azzardo».

Al taglio del nastro hanno affiancato Max, oltre alla compagna Debora (bresciana d’origine ma pavese d’adozione), molti amici, tra cui l’ex-sindaco Alessandro Cattaneo. Per il Comune di Pavia c’era l’assessore Davide Lazzari, per quello di San Martino Siccomario il sindaco Alessandro Zocca.

stefano.zanette@ilgiorno.net