Senato, Cnr e Università unite: "Leggi più comprensibili per i cittadini"

Senato, Cnr e Università di Pavia promuovono il master "La lingua del diritto"

Da sinistra, Massimo Inguscio, Pietro Grasso e Fabio Rugge

Da sinistra, Massimo Inguscio, Pietro Grasso e Fabio Rugge

Pavia, 23 marzo 2017 - Leggi più comprensibili per i cittadini. Norme e decreti scritti in un linguaggio più chiaro, efficace e accessibile. Chiarezza dei testi giuridici come garanzia di democraticità. Sono questi gli obiettivi della convenzione operativa firmata oggi tra il rettore dell'Università di Pavia Fabio Rugge, il presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso, e il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Massimo Inguscio. Le tre istituzioni collaboreranno all'organizzazione di un master universitario di primo livello, a docenza congiunta, dal titolo "La lingua del diritto. Comprensione, elaborazione e applicazioni professionali". La Convenzione è il risultato di una collaborazione istituzionale sul tema del linguaggio giuridico, avviata dall'Ateneo pavese con il Senato il 14 aprile 2016, e che coinvolge ora anche il Cnr per un'offerta formativa completamente nuova nel panorama universitario nazionale. Al centro delle attività di redazione il master metterà proprio la chiarezza degli atti giuridici e quindi la funzione comunicativa delle norme verso i cittadini, un aspetto centrale per la democraticità degli ordinamenti contemporanei caratterizzati da molteplici livelli di produzione normativa. Il master, di durata annuale, sarà attivato nell'anno accademico 2017/2018 e si rivolgerà a giovani laureati in discipline giuridiche, politologiche, umanistiche, socio-economiche, statistiche e informatiche e a tutti coloro che, a vario titolo, sono chiamati, nella loro attività lavorativa o professionale, a elaborare, redigere, interpretare e applicare le leggi. Al fine di favorire la partecipazione di studenti meritevoli, il Senato e il CNR metteranno a disposizione, per tre anni consecutivi, alcune borse di studio a copertura delle spese di iscrizione. L'Università di Pavia, promotrice del Master, attraverso le proprie attività di docenza focalizzerà il suo contributo sul rinnovamento della scrittura tecnico-giuridica; l'approccio, interdisciplinare, coinvolgerà diversi dipartimenti nell'ambito delle attività previste dal Piano strategico di Ateneo "La Lingua del diritto". Il Senato, oltre a farsi carico di alcune attività di docenza frontale, metterà a disposizione le sue strutture per attività di laboratorio e ospiterà un tirocinio formativo curriculare della durata di due mesi, grazie al quale gli studenti potranno seguire tutte le fasi dell'iter legislativo, partecipare alle attività degli uffici a supporto dei lavori parlamentari e affiancare i funzionari nella redazione e revisione degli atti normativi. Il contributo del Cnr sarà invece imperniato sull'utilizzo delle tecnologie informatiche per l'analisi linguistica, nonché per la redazione e per la comunicazione dei testi giuridici, attraverso le esperienze dell'Istituto di linguistica computazionale "Antonio Zampolli" (ILC) di Pisa e dell'Istituto di teoria e tecniche dell'informazione giuridica (ITTIG) di Firenze. “Sono molto soddisfatto per la firma di questa convenzione – dice il rettore dell’Università di Pavia, Fabio Rugge - che segue quella iniziale firmata col Senato della Repubblica, nostro illustre partner. Con questo nuovo passo sale a bordo dell'iniziativa un soggetto autorevole e influente come il Cnr. Ma è chiaro che queste convenzioni non possono considerarsi un punto di arrivo. Anche sotto il profilo delle collaborazioni, ci attendiamo di poterle estendere, già nella nostra Regione. In senso generale, penso che la 'riforma' del linguaggio delle istituzioni, dell'amministrazione, dei giudici sia urgente. Ma penso anche che non sia conseguibile per decreto né tramite circolari (come pure si è tentato di fare). Dobbiamo formare nuove generazioni di esperti della legislazione che portino approcci diversi nel vivo del lavoro legislativo e che mutino la mentalità degli uffici. La via della formazione è dunque ineludibile e il master va in questa direzione".