La tratta della Lomellina quarta con i treni peggiori

La Milano-Mortara tra le 14 linee ferroviarie gravate da ritardi e cancellazioni. Scarsa affidabilità anche sui binari che passano per il capoluogo e l’Oltrepo

di Umberto Zanichelli

Quattordici delle 38 linee ferroviarie monitorate non hanno soddisfatto a maggio i requisiti minimi fissati dalla Regione. La quarta peggiore tratta in assoluto, dietro la Voghera-Piacenza (9,16% contro il massimo del 5%), la Piacenza-Lodi-Milano (9,15%) e la Lecco-Molteno-Como (8,82%) è la Milano-Mortara (8,66%). A tutti i viaggiatori in possesso di un abbonamento mensile o annuale verrà erogato il bonus per il mese prossimo. Resta però una situazione davvero preoccupante per la tratta lomellina, utilizzata ogni giorno da non meno di 20mila utenti alle prese con disservizi, ritardi e cancellazioni.

Non va meglio per molte tratte della provincia: la Stradella-Pavia-Milano ha evidenziato un indice di affidabilità dell’8,44%, la Pavia-Torreberetti-Alessandria del 7,14%, la Pavia-Mortara-Vercelli del 6,12%. Intanto c’è da registrare la vibrante protesta delle associazioni dei pendolari, tra cui la Mi-Mo-Al, per l’atteggiamento dell’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi alla Conferenza lombarda sul trasporto pubblico locale.

"L’assessore, che ha evitato le domande – dichiarano le associazioni dei viaggiatori – è stata chiara e inflessibile su un solo punto: i Tavoli di quadrante non verranno convocati perché non vuole rapportarsi con i comitati che “non sono stati eletti ufficialmente“ e che per lei “non valgono nulla“. Di conseguenza per l’assessore i Tavoli di quadrante non hanno senso di esistere". I pendolari esprimono preoccupazione: "In questo modo si buttano via decenni di dialogo tra la Regione e i cittadini. Ma è ancora più grave che da questo dialogo Terzi tagli fuori anche i sindaci e gli enti locali che pure partecipano a quelle riunioni e che hanno il diritto di conoscere in anteprima le modifiche di orario e programmazione ferroviaria. La nostra preoccupazione maggiore è la continua eliminazione degli strumenti a tutela dei viaggiatorori e di tutte le prescrizioni in merito alla consultazione dei viaggiatori contenute nel contratto di servizio".