Non la solita scarpa rossa, ma qualcosa di concreto. Ieri mattina giorno del contrasto alla violenza contro le donne, la Cisl Pavia-Lodi ha consegnato al centro di pronto intervento femminile dell’oratorio di San Mauro (aperto di recente per accogliere quattro donne) un forno a microonde, lampade, un computer e, ogni martedì al centro di ascolto della parrocchia ci sarà un esperto del sindacato per aiutare le donne a trovare un lavoro. Complessivamente il valore della donazione è di 1.500 euro. "Abbiamo chiesto a don Tassone come avremmo potuto essere utili - ha detto il segretario generale della Cisl, Elena Maga - e abbiamo fatto un gesto concreto".
"Dobbiamo educare le persone - ha aggiunto il parroco don Franco Tassone - e ascoltare le loro esigenze". E per dare speranza attraverso la spesa sospesa del mercato di Campagna amica, Coldiretti ha raccolto 2 quintali e mezzo di cibo destinati al Centro antiviolenza LiberaMente di Pavia. Nella sala d’attesa della Camera del lavoro, invece è stata posizionata una panchina rossa a ricordo perenne delle vittime. "Se un giorno, mi auguro non lontano, la violenza contro le donne sarà considerata un retaggio del passato - ha detto il sindaco Fabrizio Fracassi incontrando gli studenti -, il merito sarà soprattutto vostro". Ma per il momento, anche in provincia bisogna fare i conti con 314 donne accolte dai centri antiviolenza nel primo semestre del 2021. Lidia Peschechera a febbraio è morta ammazzata dall’uomo che stava cercando di salvare. Adelina invece dopo aver denunciato il racket, non è stata aiutata dalle istituzioni. Ieri sera la sua figura e le diverse violenze subite sono state ricordate in piazza della Vittoria.
Manuela Marziani