Incendio alla Eredi Bertè, il sindaco di Mortara: ora la bonifica dell'area

Facchinotti: bisogna capire a chi spetta il recupero ambientale. Le procedure sono molto costose. Il Comune da solo non ce la fa

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Il tema principale ora è la bonifica dell’area. Lo conferma il sindaco di Mortara, Marco Facchinotti. "Lasciamo che l’iter giudiziario faccia il suo corso – dice – e intanto pensiamo al recupero ambientale: in prima battuta occorre capire a chi spetta". Perchè la preoccupazione è quella di rimuovere prima possibile il cumulo di rifiuti stimato in 17mila tonnellate appena prima del rogo del settembre 2017, che è ancora sull’area. "Nell’incontro del 2019 in Prefettura con Arpa, Provincia, il liquidatore della Eredi Berté e l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, ci eravamo prefissati di trovarci in caso di sviluppi – aggiunge il sindaco –. Le procedure di rimozione sono costose e il Comune da solo non può farcela, nemmeno con la fidejussione di 400mila euro della Provincia. È arrivata l’ora di chiedere un nuovo incontro".

Sulla vicenda interviene anche Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd. "Lasciamo che la magistratura faccia il suo lavoro – premette –. Sul fronte ambientale è invece necessario muoversi subito. Il vero problema, oggi, è che non è stata ancora avviata nessuna bonifica. Siamo davanti ad una vicenda strana a cui non è stata data ancora alcuna risposta. Chiuse le indagini auspichiamo una velocizzazione della riqualificazione dell’area". "È anche evidente – conclude Villani – il rapporto tra traffico di rifiuti e malaffare. Siamo tutti chiamati a combattere una grande battaglia ambientale e di legalità". U.Z.