Il restauro del globo terrestre in memoria di tre viaggiatori

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Quando l’amore per la propria famiglia si intreccia a quello per i viaggi e la cultura, può nascere un atto di mecenatismo a favore dell’intera comunità.

Ne è artefice Annalisa Alberici, ingegnere ex responsabile dello Spazio Regione di Pavia, che ha finanziato il restauro del globo terrestre scritto e disegnato a mano da Vincenzo Rosa, simbolo del salone teresiano della biblioteca universitaria. "Ho finanziato il restauro – ha detto Alberici – in memoria di mio padre Eugenio, mia madre Amelia e mio marito Benedetto, tre grandi viaggiatori".

Persone che volevano conoscere il mondo come Vincenzo Rosa, custode del museo di storia naturale dell’Università di Pavia e appassionato di geografia.

"Ha costruito una ventina di globi – ha detto l’assegnista di ricerca Claudia Bussolino durante un incontro per presentare i lavori di restauro –. L’unico rimasto è quello del salone teresiano". Ma era molto sporco. "Non si vedeva – ha aggiunto Francesca Telli, una delle due restauratrici che termineranno i lavori per metà ottobre –, con le puliture è emerso tutto lo sporco. Prima di intervenire abbiamo effettuato uno studio dell’opera accompagnato da una fase diagnostica. Abbiamo agito centimetro per centimetro con una soluzione di roll up che non danneggiasse gli scritti e il supporto gessoso".

A pulitura ultimata, si è intervenuti su alcune mancanze del gesso originale. "È stata fatta una ricostruzione di gesso, in certi casi anche supportata da carta giapponese – ha aggiunto l’altra restauratrice, Roberta Bolzoni – poi ci occuperemo del basamento ligneo".

A lavori ultimati, il restauro diventerà un libro in cui Alberici parlerà dei tre grandi viaggiatori "e dei mei studi sul alcuni libri sulla storia della geografia custoditi dalla biblioteca".

M.M.