Il Comitato Ponte Becca invita all’assemblea il viceministro Bignami

Oltre all’importanza dell’opera ribadito il costo del "non fare"

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L’invito a partecipare, collegandosi online, è stato esteso al viceministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Galeazzo Bignami. Il Comitato Ponte Becca lo ha invitato alla semestrale assemblea pubblica, che si terrà la sera di giovedì 22 nella sala Ciro Barbieri della Provincia, in piazza Italia a Pavia. Così il presidente del Comitato, Fabrizio Cavaldonati (nella foto), ha voluto presentare al rappresentante del nuovo Governo l’attività "che dal 2016 ci vede come stakeholders in prima linea a favore della costruzione del nuovo ponte della Becca, che attualmente è in stato di progettazione" e "da poco è avvenuta la consegna del Pfte (primo progetto). Siamo in attesa quindi delle risorse per il prosieguo della progettazione". Cavaldonati ha ricordato al viceministro l’audizione di quasi un anno fa in videoconferenza alla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, "per descrivere le necessità del territorio di questa nuova infrastruttura che ha un bacino di utenza di 350mila abitanti, comprende 126 comuni e che è un corridoio diretto da Milano e Pavia all’Oltrepò dalla notevole importanza commerciale, artigianale, enogastronomica e turistica che il vecchio ponte, chiuso ai mezzi commerciali oltre i 35 quintali, non può sopportare". Citando i conti esposti nel 2018 dal presidente di Confindustria Pavia, Nicola de Cardenas, dal Comitato è stato ribadito al viceministro il costo del "non fare", che per il ponte della Becca era stato calcolato di 75 milioni di euro all’anno. In 4 anni 300 milioni, ben più del costo dell’opera "attorno ai 120 milioni di euro", soldi che deve finanziare Anas col Contratto di programma. "E’ proprio su questo tema - scrive Cavaldonati al viceministro - che chiediamo un suo intervento". S.Z.