I reati restano a quota 19mila

Nel cortile della caserma di Pavia inaugurato un monumento ai Caduti realizzato con i resti della Torre civica

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di Stefano Zanette

"Nel triennio i carabinieri hanno arrestato più di 1.800 soggetti e denunciato in stato di libertà più di 10mila persone, procedendo per l’87% dei reati complessivamente denunciati in provincia". Sono i numeri dell’attività riferiti dal comandante provinciale dei carabinieri di Pavia, colonnello Luciano Calabrò, nel suo intervento ieri mattina in piazza San Pietro in ciel d’oro, alla cerimonia del 208° annuale di fondazione dell’Arma. Dal giugno 2021 allo scorso maggio gli arresti dei carabinieri sono stati 560 e le denunce 3.760, in linea con i dati degli anni precedenti (da giugno 2020 a giugno 2021: 584 arresti e 3.816 denunce; da giugno 2019 a giugno 2020: 731 arresti e 3.848 denunce in stato di libertà). Sul totale dei reati in provincia, il dato è sostanzialmente stabile: 19.612 dal giugno 2021 al maggio 2022 (17.718 quelli per i quali hanno proceduto i carabinieri), 19.469 dal giugno 2020 al giugno 2021 (16.320 quelli dell’Arma) e 20.017 dal giugno 2019 al giugno 2020 (17.121 dei carabinieri). Nel suo intervento il colonnello Calabrò ha ricordato 4 operazioni: l’indagine del Nucleo investigativo con gli arresti di truffatori di anziani; la banda sgominata nell’Oltrepò stradellino per rapine a istituiti di credito; il gruppo criminale sgominato a Vigevano per rapine e spaccio; i 10 dipendenti del termovalorizzatore lomellino arrestati perché sottraevano alla distruzione droga da rimettere sul mercato.

"Queste sono solo alcune delle operazioni condotte nel corso dell’ultimo anno - ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri - e per le quali non sono stati dati riconoscimenti, nella certezza, e condivisione con i militari operanti, che è stato fatto solo il nostro lavoro". Nell’ambito della cerimonia sono invece stati consegnati 4 riconoscimenti, 3 a 6 militari (Salvatore Leo e Antonio Stornello, Edoardo Canobbio e Domenico Bombini, Giuseppe Moriglia e Pietro Picone) che si sono distinti in operazioni di servizio (per i salvataggi in un incendio, in un incidente stradale e con il defibrillatore) e uno al Nucleo investigativo del Reparto operativo (ritirato dal capitano Marco Quacquarelli), per le indagini sull’omicidio di Lidia Peschechera. La cerimonia si è conclusa con la consegna da parte di Stefano Bressani di una sua “Testa d’Artista” dedicata all’Arma. Prima delle cerimonia, invece, era stata posta una corona di alloro inaugurando il nuovo monumento ai Caduti, nel cortile della caserma, realizzato con i resti della Torre civica donati dal Comune settimana scorsa.