di Stefano Zanette
Restano stazionarie, sempre gravi, le condizioni dei due operai feriti, mentre proseguono gli accertamenti sull’incidente sul lavoro, per ricostruire la dinamica e individuare le responsabilità. Ieri al Policlinico San Matteo è stato sottoposto a un intervento chirurgico il 58enne di Trivolzio che era rimasto ferito per secondo, per il crollo della gru nel cantiere edile in viale Mazzini a Trivolzio, lunedì mattina. La struttura metallica che lo aveva colpito, mentre già soccorreva il primo collega ferito, gli aveva infatti provocato una profonda lacerazione tra il volto e la gola, oltre a un trauma agli arti inferiori. Ed è rimasto stazionario, in rianimazione ancora con la prognosi riservata, il 35enne di Casorate Primo che per primo era stato colpito dal pesante carico caduto dalla gru. Unico fuori pericolo dei tre operai coinvolti il 32enne di Calvignasco (Milano), che aveva riportato per fortuna solo conseguenze lievi. Nel frattempo procede, al solito nel massimo riserbo, l’inchiesta della Procura, con gli ispettori di Ats e i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Pavia, per le rispettive competenze, che stanno proseguendo negli accertamenti. Indagini in corso, in particolare, per identificare con certezza l’uomo che stava manovrando la gru al momento dell’incidente. Nell’immediatezza, all’arrivo sul posto dei soccorritori e delle forze dell’ordine, si sarebbe infatti allontanato, probabilmente solo per mettersi in salvo dal crollo, forse spaventato per l’accaduto.
Tra gli operai identificati e presenti nel cantiere dopo l’incidente non ci sarebbe dunque stato proprio il gruista, certo facile da individuare in base ai nominativi forniti dalla ditta che stava eseguendo i lavori. Ma accertamenti sarebbero ancora in corso anche per stabilire con certezza chi stesse manovrando la gru al momento dell’incidente, una delle persone la cui posizione è al vaglio per eventuali responsabilità. Altri accertamenti tecnici sono inoltre stati disposti dalla Procura sulla gru. Al momento non sarebbe stata ancora esclusa alcuna ipotesi, né l’errore umano né un guasto al macchinario.