Morto Giuseppe Natta, una vita a Giussago da Ecodeco a Neorurale

Figlio del premio Nobel per la Chimica Giulio Natta, "l'ingegnere" lascia l'eredità del comprensorio rinaturalizzato tornando alla biodiversità di mille anni fa

Giuseppe Natta

Giuseppe Natta

Giussago (Pavia), 16 marzo 2022 - Era conosciuto semplicemente come 'l'ingegnere', il suo cognome non era neppure necessario nominarlo. Giuseppe Natta, 78 anni compiuti lo scorso dicembre, è morto nella notte, a conclusione di una malattia che lo aveva progressivamente fatto ritirare dalla vita pubblica già da alcuni anni. Figlio del premio Nobel per la chimica Giulio Natta, seguendo letteralmente le orme del padre si era laureato in Chimica industriale e succesivamente in Ingegneria chimica. Il suo nome è legato alla fondazione di Ecodeco a Giussago, azienda di recupero e smaltimento rifiuti venduta nel 2007 ad A2a.

Una vita costellata di successi ma anche di contestazioni agli impianti, sempre difesi con strenua competenza tecnica e passione per il territorio nel quale lui stesso viveva. E la sua eredità è il comprensorio territoriale La Cassinazza del gruppo Neorurale, un progetto avviato nel 1996 con la scommessa di trasformare un territorio agricolo dall'uso intensivo a naturale. Un percorso di rinaturalizzazione che lo aveva portato nel novembre 2003 a Bruxelles a ricevere l'Euroducks International Wetland Conservation Aeard, una sorta di Nobel per l'ambiente. E dal 2017, con l'avvio della produzione del riso Anno Mille, a compimento della rinaturalizzazione durata vent'anni del comprensorio delle 7 cascine in 1.400 ettari, il risultato di aver portato indietro la biodiversità di mille anni.