Giuseppe non ha potuto salvarsi

Il 60enne vigevanese morto a Trezzano sul Naviglio nello scontro col monopattino era in sella alla sua Triumph

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di Francesca Grillo

Viveva a Vigevano con la compagna il motociclista di 60 anni, Giuseppe Mazzola, morto in seguito allo scontro con il 39enne, Abdelilah Chariki, marocchino senza fissa dimora, avvenuto domenica sera a Trezzano sul Naviglio, stretto hinterland milanese. Mazzola era in sella alla sua Triumph e stava percorrendo la strada statale Nuova Vigevanese quando si è trovato davanti il 39enne a bordo di un monopattino. Il centauro non ha potuto fare nulla per evitarlo e l’impatto è stato violentissimo. Il più giovane è stato falciato e trascinato per decine di metri ed è morto sul colpo, mentre il 60enne è stato sbalzato dalla sella ed è finito sull’asfalto, dopo un volo di alcuni metri.

Le condizioni del motociclista erano già gravissime all’arrivo dei soccorritori. Gli operatori hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita: l’hanno affidato al personale medico dell’ospedale Niguarda intorno alle 23 di domenica sera, dopo aver cercato di stabilizzarlo sul posto. Un volo disperato con l’elicottero del 118: i soccorritori hanno continuato a pompare sul cuore per tutto il tragitto, ma non c’è stato nulla da fare. Erano troppo gravi le ferite riportate e ogni tentativo è stato inutile. L’incidente è avvenuto domenica, pochi minuti dopo le 22. L’esatta dinamica è stata accertata dai carabinieri di Trezzano sul Naviglio, guidati dal comandante Michele Cuccuru, intervenuti in pochi minuti sul punto del tragico incidente. L’impatto è stato causato da una manovra azzardata compiuta dal 39enne. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo percorreva la strada statale Nuova Vigevanese a bordo del suo monopattino elettrico: gesto pericoloso, oltre che vietato dal codice della strada. A questo si è aggiunto l’azzardo della manovra: all’altezza della rotonda che incrocia via Kennedy, invece di prendere la corsia preferenziale e immettersi nella strada che dava la possibilità di cambiare corsia, percorrendo in maggiore sicurezza la rotatoria, ha fatto una pericolosa inversione sulla strada statale, in mezzo alle due corsie. Dall’altro lato, il motociclista non ha potuto fare nulla per schivarlo ed evitare l’impatto. I carabinieri hanno effettuato i rilievi sul punto del tragico scontro e ascoltato i testimoni che, ancora provati per aver assistito alla drammatica sequenza, hanno confermato la manovra azzardata compiuta lungo la strada statale. Non ci sono dubbi: a provocare l’incidente è sato l’uomo a bordo del monopattino. Sotto choc anche l’amica del 39enne, conosciuto pochi mesi fa, che lo aspettava dall’altro lato della strada, lungo il controviale di viale Leonardo Da Vinci, a bordo della sua auto posteggiata a bordo strada. Lo aveva chiamato poco prima e si erano accordati per vedersi a Trezzano.