Delitto di Garlasco, "processo non equo": Stasi fa ricorso in Cassazione / VIDEO

Nell'istanza, lunga una quarantina di pagine, si fa riferimento a "un 'errore di fatto" che sarebbe stato commesso dai giudici

Alberto Stasi (Newpress)

Alberto Stasi (Newpress)

Garlasco (Pavia), 24 maggio 2017 - Ricorso straordinario in Cassazione. E' quanto ha depositato Alberto Stasi per chiedere la revoca della sentenza di condanna definitiva a 16 anni di carcere pronunciata dalla Suprema Corte il 12 dicembre 2015 per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Nell'istanza firmata dallo stesso Stasi, lunga una quarantina di pagine, si fa riferimento a "un 'errore di fatto" che sarebbe stato commesso dai giudici.

Stasi e il professor Angelo Giarda, firmatari dell'istanza, si richiamano all'articolo 625 bis del codice di procedura penale, chiedendo la revoca della sentenza perché i giudici dell'appello - bis avrebbero dovuto riascoltare i testimoni assunti come fonti di prova nel primo grado chiuso con la sua assoluzione. Non averlo fatto, secondo Stasi, avrebbe portato a una sentenza "frutto di un processo non equo". L'ex studente bocconiano chiede l'annullamento con rinvio della sentenza d'appello emessa il 17 dicembre 2014 dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano. In caso di accoglimento, invoca inoltre la sospensione degli "effetti del provvedimento" col ritorno alla liberta' in attesa di una nuova decisione definitiva. La prima sezione della Cassazione ha fissato l'udienza per discutere del ricorso straordinario il 27 giugno prossimo.