Gambolò, ex-Metalplast: all’orizzonte un futuro nelle energie rinnovabili

Avviata la bonifica del sito che trattava alluminio e finì sotto sequestro

Ex Metalplast, al via la bonifica

Ex Metalplast, al via la bonifica

Gambolò (Pavia) -  Potrebbe essere nell’ambito delle energie rinnovabili il futuro dell’area della ex-Metalplast, una delle pochissime industrie europee ad occuparsi di recupero dell’alluminio accoppiato, la cui bonifica è appena iniziata. Si tratta di un intervento che assorbirà risorse per quattro milioni e mezzo di euro. Per ora però non se ne sa molto di più: quello che conta oggi è recuperare la superficie della frazione Garbana che dal 2007 è abbandonata. Il primo lotto, 615 mila euro in tutto, che prevede la rimozione dei una parte dei rifiuti, in particolare le ceneri, la plastica e l’alluminio, gli ingombranti ed i legno, dovrebbe esaurirsi in non più di sei mesi. Poi sarà la volta della bonifica vera e propria.

Il sito, che a pieno regime trattava 100 mila quintali di materiale all’anno che consentiva di recuperare tra i 20 ed i 30 mila quintali di alluminio, era stato posto sotto sequestro dai carabinieri del Noe che avevano formulato l’ipotesi di reato di stoccaggio di rifiuti speciali ed emissioni di gas. L’azienda aveva avuto diversi cambi di proprietà e con il blocco dei due forni l’attività si era fermata del tutto. Ora però nella superficie i rifiuti da smaltire sono molti più di quanto dovrebbero, segnale inequivocabile che qualcuno è riuscito ad entrare e ad utilizzare quegli spazi come discarica. E mentre i lavori sono avviati si sta già studiando come verrà trasformata quella superficie e beneficio dell’intera comunità.