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Furti di cibo al San Matteo: torna libero uno dei cuochi

Pavia, era stato arrestato insieme a 12 persone di NICOLETTA PISANU

Furti di cibo (Torres)

Pavia, 24 aprile 2016 - Coinvolto nell’inchiesta sui furti di cibo al policlinico San Matteo di Pavia, il cuoco Sergio Tamburelli al momento è tornato in stato di libertà. Il quarantottenne era stato arrestato con altre dodici persone il 16 febbraio di quest’anno, nell’ambito dell’operazione della squadra mobile di Pavia, coordinata dalla procura, che ha portato a smantellare un giro di malaffare legato alle ruberie nelle cucine dell’ospedale. In tutto, gli indagati sono quarantotto, ma tredici di loro erano stati arrestati.

Tra di loro anche il cuoco Tamburelli, finito ai domiciliari. Il suo avvocato Marco Casali ha presentato richiesta di scarcerazione al Gip di Pavia, domanda che è stata accolta venerdì mattina. Ora Tamburelli è libero, in attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda. È formalmente indagato per furto aggravato in continuazione e peculato, quest’ultimo reato contestato in quanto data la sua professione di cuoco al policlinico, è considerato incaricato di pubblico servizio, così come i suoi sette colleghi che ricoprivano il suo stesso incarico. Tamburelli era stato ritratto dalle telecamere in due diverse occasioni, mentre poneva su un nastro trasportatore vivande prelevate dalle dispense dell’ospedale, cibi che poi sarebbero spariti.

Le indagini erano partite nel 2013, dopo la segnalazione di un ex lavoratore che aveva denunciato situazioni ambigue nelle cucine della struttura. La procura contesta ai quarantotto indagati a vario titolo in tutto duecentoventidue episodi di furto. Tamburelli aveva scelto di non rispondere alle domande del giudice durante l’interrogatorio di garanzia che si era svolto pochi giorni dopo l’arresto. Altri coinvolti invece, tra cui un ausiliario che lavora all’ospedale per una cooperativa, avevano permesso di far luce su quanto accadeva, spiegando che i cibi portati via sarebbero stati buttati perché in eccesso o perché in prossimità della data di scadenza, ma anche evidenziando situazioni di necessità famigliare. Molti di loro erano stati immortalati come Tamburelli dalle telecamere, poste negli spazi della cucina in seguito ai sospetti sorti attorno alle sparizioni di cibo. Era stata posta a sorveglianza del locale anche una guardia, che però è accusata di aver partecipato ai furti e risulta indagata. Il danno complessivo causato al San Matteo è stato calcolato in circa mezzo milione di euro negli ultimi anni.