Due truffe, una riuscita e una rimasta solo tentata, ai danni di due donne anziane, da parte di un finto tecnico dell’acquedotto. Le modalità, del tutto simili, lasciano ipotizzare che possa essersi trattato dello stesso truffatore, ma le indagini dei carabinieri sono in corso. Il colpo andato a segno è stato a Parona, in via IV novembre. Nella mattinata di martedì, lo sconosciuto si è presentato a casa di una 83enne e ha simulato un guasto all’impianto dell’acqua, dicendole di dover entrare nell’abitazione per provvedere alla riparazione. Ottenuta la fiducia dell’anziana, seguendo un copione ben collaudato, ha invitato la donna a mettere "al sicuro" in una borsa di plastica sia i soldi che tutti i gioielli che aveva in casa, col pretesto di un inspiegabile danneggiamento. L’abilità di persuasione del truffatore riesce a mandare in confusione le vittime, che lo assecondano nella richiesta priva di ogni logica, ma purtroppo efficace. Approfittando poi di un momento di distrazione della 83enne, il finto tecnico si è impossessato della borsa dove era stata riposta una somma in contanti di 4.500 euro e tutti i gioielli d’oro che aveva in casa, per un valore complessivo che non è stato quantificato. E si è quindi dileguato nel nulla, con l’anziana che solo a quel punto si è resa conto di essere rimasta vittima di una truffa e ha chiamato i carabinieri.
Sempre martedì mattina, a San Giorgio Lomellina, i militari della locale Stazione sono intervenuti a casa di una 82enne, in via Dante. Erano circa le 10.45 quando le si era presentato alla porta un finto addetto dell’acquedotto, anche in questo caso simulando un problema alle tubature. Ma quando ha invitato l’anziana a riporre denaro e preziosi in una borsa, lei si è rifiutata e il truffatore se ne è quindi andato a mani vuote.Stefano Zanette