MANUELA MARZIANI
Cronaca

L'export cresce nel Pavese: "Ma siamo ancora fanalino di coda in Lombardia"

Tre miliardi e 400 milioni, meno dei livelli pre crisi

Carlo Bottarelli e Marcello Antonioni con alcuni prodotti locali

Pavia, 25 ottobre 2018 - L'export pavese cresce, ma meno di quello che potrebbe, tanto che la provincia si posiziona in fondo alla classifica lombarda insieme a Sondrio. I dati arrivano da Pavia Export, consorzio al quale sono associate 14 aziende. «Altre realtà locali potrebbero associarsi – ha sottolineato il direttore di Pavia Export Carlo Bottarelli – e mandare all’estero i nostri prodotti. In alcuni settori già lo fanno. Basti pensare che Fedegari e De Lama esportano molto a L’Avana». Nel 2008, prima dell’inizio della crisi, le esportazioni pavesi valevano 3,6 miliardi, che nel 2017 sono diventati 3,4. E così Pavia occupa il 46° posto tra le province italiane per le esportazioni il 39° per quanto riguarda gli occupati. Piuttosto vicine le destinazioni dei prodotti “made in Pavia”, che finiscono in Germania per il 14%, in Francia per il 12,1% e in Spagna per il 5,5% sul totale delle esportazioni.

Guardando poi ai settori, a farla da padrone è il metalmeccanico con il 40%, seguito dal chimico con il 32,2 e quindi dall’agroalimentare con 11,6%. «L’annus horribilis per l’export pavese – ha sottolineato l’economista Marcello Antonioni – è stato il 2009. Nel 2017 poi si è avuto un recupero con performance molto buone in alcuni settori. Ma altri territori hanno fatto meglio. Le esportazioni di riso e lavorati del riso, per esempio, sono in ripresa. La vicina Lodi, però, cresce in modo più dinamico per quanto riguarda i derivati del latte». Per far conoscere i nostri prodotti all’estero, il direttore Bottarelli è appena tornato da Parigi, dove si è svolta Sial, vetrina mondiale della filiera agroalimentare che ha ospitato 96 Paesi. E non mancano le innovazioni. TuttItaliafood, il consorzio pavese del settore enoagroalimentare, infatti, per venire incontro alle esigenze di non vedenti e ipovedenti ha deciso di mettere in vendita confezioni dotate di codici Braille e Qr tattile. Nei supermercati sarà presente un corner dedicato in cui verranno esposti i prodotti d’eccellenza del nostro territorio, in modo che anche le persone disabili possano sapere che cosa acquistano.