Bollate, in fuga dal carcere dopo il permesso premio: cercava aiuto a Mortara

Una fuga breve: a distanza di qualche ora per lui si sono nuovamente aperte le porte della casa di reclusione dove sta scontando una condanna

PRESO Sono stati gli agenti della polizia penitenziaria a fermare l’uomo in fuga

PRESO Sono stati gli agenti della polizia penitenziaria a fermare l’uomo in fuga

Pavia, 19 maggio 2018 - Da qualche giorno era sparito, facendo perdere le sue tracce dopo aver usufruito di un permesso-premio ottenuto dal carcere di Bollate (Milano) dove era detenuto. G.C., 38 anni, è stato arrestato dagli agenti della polizia penitenziaria di Vigevano che, dal suo allontanamento, stavano lavorando giorno e notte per riacciuffarlo. L’attività di intelligence, in particolare, aveva rivelato la presenza dell’uomo in Lomellina. Con tutta evidenza G.C. stava avvicinandosi a Mortara, la sua città, dove forse contava di trovare un appoggio per la sua latitanza. Ma giovedì pomeriggio gli agenti della penitenziaria lo hanno sorpreso prima che potesse eclissarsi e lo hanno tratto in arresto per evasione. A distanza di solo qualche ora per lui si sono nuovamente aperte le porte della casa di reclusione dove sta scontando una condanna.

La scorsa settimana anche il carcere di Lodi ha dovuto fare i conti con un’evasione. Ma la fuga è durata meno di 48 ore. Protaginista Mohamed El Madaoui, il 22enne spacciatore marocchino, che era riuscito a scappare dal carcere della Cagnola durante l’ora d’aria. Si era diretto a San Giuliano Milanese, a casa della compagna incinta.Umberto Zanichelli